sabato 19 marzo 2016

Cinque ulteriori sottogeneri Horror che potrebbero (o dovrebbero) essere ufficialmente morti


di WITNEY SEIBOLD

In precedenza, abbiamo passato in rassegna cinque sottogeneri horror defunti che hanno - anche se ci sono stati alcuni film di recente che li rappresentavano - essenzialmente perso l'interesse del pubblico. Nessuno, per esempio, cerca film J-horror con l'entusiasmo con cui faceva prima. J-horror è un sottogenere horror morto.

Mentre l'horror compie la sua fiera marcia lungo la Storia, norme culturali in trasformazione assicurano che il genere abbandoni i cadaveri di innumerevoli sottogeneri nella sua scia; semplicemente non troviamo più spaventose alcune cose. Come illustrato nel precedente episodio di questa analisi, poche persone sembrano avere la stessa paura dei culti Satanici suburbani che avevano una volta; questa era la prerogativa dei tardi anni 60 e dei 70. Cosi come le nostre paure cambiano, anche i nostri film fanno altrettanto.

Ma, come è stato già detto, alcuni sottogeneri horror semplicemente scompaiono - alcuni per sempre, altri non proprio. Qualunque intraprendente fan dell'horror dovrebbe, forse, trovare un genere defunto e studiarlo. Non solo farebbe luce sulla storia del genere che tutti noi conosciamo e amiamo, ma offrirebbe un interessante analisi della nostra cultura. Alcune cose ci interessano intensamente... fino al momento quando non lo fanno più.

Ecco cinque ulteriori sottogeneri horror defunti da esaminare:



1. Splatstick

Gli appassionati dell'horror tendono ad avere un senso dell'umore piuttosto salutare riguardo al loro genere scelto di affezione, e questo non risulta più chiaro in nessun altro genere che nel moribondo - e ancora stranamente celebrato - sottogenere dello splatstick. “Splatstick” è una fusione di "splatter" (un sottogenere estremo di horror - forse iniziato dal leggendario Herschell Gordon Lewis - marcato dagli schizzi di sangue) e "slapstick" ( comicità fisica di bassa lega). I film Splatstick ricorrono a un approccio ridicolo al gore estremo; dopo tutto, quando uno spinge il gore abbastanza lontano, diventa in un certo modo assurdo. Molto presto, stai semplicemente leggendo un testo di anatomia, e non provi più shock o paura. Perché non sfruttare quell'estremismo per le risate?

Splatstick può essere un buon modo per portare i non fan dell'horror al genere, in quanto la paura è sollevata dall'umorismo. O potrebbe essere solo una gigantesca battuta, capita sol odalle persone che hanno un implicita comprensione del perché il gore estremo sia attraente. Ad ogni modo, questo è un sottogenere unico e coraggioso i cui classici si stagliano nella memoria culturale. Sto parlando de La Casa 2, i film di Peter Jackson SPLATTER - GLI SCHIZZACERVELLI e BAD TASTE, tutti i film di Frank Henelotter, e praticamente qualsiasi film horror rilasciato dalla Troma. Alcuni includerebbero persino RIKI-OH. Li lascerò fare.

Ma qui c'è l'impiccio: dopo i primi anni 90, la nozione di splatstick andò fuori moda. Gli anni 80 furono un'epoca gloriosa per l'horror, in quanto i cineasti potevano passarla liscia con alcune cose davvero assurde: potete scommettere che TERRORVISION non verrebbe realizzato oggi. Amavo questo genere. Ogni appassionato dell'horror che conosco ama questo genere. Come mai energici film horror commedia sono così rari di questi tempi? Perché il genere è morto? Abbiamo perso il nostro gusto per il bizzarro? Non so voi, ma io non l'ho mai perso.


2. Adattamenti di Edgar Allan Poe

I primi anni 60 videro una nuova esplosione di film horror basati su classici dell'orrore. La Hammer stava resuscitando i vecchi mostri Universal in una nuova forma una generazione dopo, e registi americani dell'horror - soprattutto Roger Corman - iniziarono a guardare al più famoso autore dell'orrore americano, Edgar Alla Poe, per l'ispirazione. Pertanto, ci fu un periodo di cinque anni in cui Poe era dovunque. I film non erano necessariamente fedeli alle storie originali di Poe, ma il suo nome era sulla bocca di tutti. Inoltre, Vincent Price era in molti di essi.

Sono affezionato a I RACCONTI DEL TERRORE, un film a tre episodi con Peter Lorre e Price, ma c'erano inoltre IL POZZO E IL PENDOLO, LA MASCHERA DELLA MORTE ROSSA, LA TOMBA DI LIGEIA, I MAGHI DEL TERRORE, I VIVI E I MORTI  e molti, molti altri. Mi sta benissimo il classicismo, e mentre molti di questi film possono risultare artificiosi per il pubblico moderno (tendono a essere teatrali e melodrammatici), essi attingono maggiormente nel deprimente, sensibilità gotica da vecchio mondo del grande autore.

Poe ancora spunta di tanto in tanto, ma penso che i primi anni 60 l'abbiano bruciato. Mai più.


3. Horror Metafiction

Alla fine degli anni 80, molti critici lasciarono che l'horror si facesse fuori da solo. Non c'era più niente da fare dopo una prolungata decade di seguiti di slasher e,uh, ancora più sequel di slasher. l'Horror si stava fossilizzando, e l'unica cosa che la maggior parte dei registi potesse pensare di fare era mettere in fila teenager e lasciare che un brutale serial killer li abbattesse.  Alcuni di questi film erano buoni, alcuni erano pessimi, ma la maggior parte era stanca.

Fortunatamente, gli anni 90 - il decennio di sarcastica autocoscienza - riuscì a dare un occhiata a questi cliché, e riproporli con un taglio consapevole, ammiccante e leggermente cinico. La metà degli anni 90 vide un'ondata di film horror che mettevano attivamente in discussione la nozione stessa di film horror. Se eri cresciuto con gli horror, sicuramente te ne saresti accorto quando ti fossi trovato in un film horror, giusto? I film diventarono sia su l'horror stesso, e sia sulla meta fiction in cui ti vedevi prender parte. Il fatto stesso che tu lo stia consumando ti rende parte della narrativa.

Pertanto, abbiamo visto NIGHTMARE NUOVO INCUBO portare Freddy nel mondo reale. IL SEME DELLA FOLLIA parlava di un libro horror che era adattato nel film stesso che stavi guardando. SCREAM mostrava teenager parlare di film horror che erano così vicini al vivere. Diventò un cliché di molti film horror degli anni 90 per i personaggi sottolineare il proprio ruolo nel film in cui erano. La quarta parete divenne trasparente. Alcuni film continuano a provare a scuotere un po' lo zeitgeist (QUELLA CASA NEL BOSCO inscena un film horror come un bizzarro giorno di lavoro in un esercizio per placare gli dei), ma furono gli anni 90 la loro epoca d'oro.


4. Vecchiacce Horror

Ho sentito inoltre riferirsi a questo sottogenere come al genere delle "pettegole psicopatiche", o semplicemente "hagsploitation." Questo fu un genere che discutibilmente fu lanciato nel 1962 con l'uscita di CHE FINE HA FATTO BABY JANE?, e visse tranquillamente per qualche anno prima di passeggiarsene via. Il film di vecchiacce era tipicamente su di una esageratamente orrenda vecchia signora - di solito interpretata da una sbiadita star di Hollywood - che sarebbe stata coinvolta in torture mentali, scenografie gotiche, e un sacco di meravigliosa recitazione sopra le righe. C'era raramente sangue in questo sottogenere, ma questo non vuol dire che non fossero una delizia per gli amanti del camp.

I film di vecchiacce erano spesso associati alla comunità gay, grazie a quell'essere sopra le righe. C'è certamente un piacere da gustare - per quanto tragico - nel guardare un'attrice una volta grande abbassarsi a materiale "basso", mentre fornisce al pubblico con un sacco di grida e sgraffiate. PIANO, PIANO DOLCE CARLOTTA, 5 CORPI SENZA TESTA, LA TERZA FOSSA, I RAPTUS SEGRETI DI HELEN e UNA NOTTE PER MORIRE sono tutti fiere perle di questo genere. Non c'è una regola che stabilisca che il titolo debba essere lungo e contenere una punteggiatura insolita (ndt. almeno nella titolazione originale!).

Penso che le attrici siano più sensibili alla loro eredità di questi tempi, quindi il film di vecchiacce potrebbe essere una cosa del passato. Ma, wow, alcuni di questi film sono spettacolari.

5. Remake

Internet ha fratturato la nostra consapevolezza pop, e l'unico modo in cui possiamo tenere un un occhio lucido sulle cose è assicurarsi che non facciamo niente di nuovo per intorbidire le acque già affollate. Pertanto, la nostalgia è la celebrata regola del tempo, e qualsiasi cosa che evochi un titolo che già conosciamo è destinato a guadagnare attrattiva nel mercato corrente.

Quindi, per essere sicura che non abbiamo nessun nuovo intruso nella conversazione horror, Hollywood ha deciso di rifare tutti i suoi horror classici (e anche quelli non tanto classici). Li abbiamo visti tutti al cinema, da NON APRITE QUELLA PORTA a POLTERGEIST a CHIAMATA DA UNO SCONOSCIUTO. Non mi disturbo a elencarne ulteriormente...ce ne sono fin troppi.

Nonostante siamo ancora radicati nelle più profonde trincee della nostalgia culturale (quanti film di supereroi ci sono ancora all'orizzonte di nuovo?), vorrei essere il primo a dichiarare il genere del remake morto...penso grazie alla mera mancanza di materiale da rifare. Stiamo finendo le proprietà familiari. Il prossimo passo è o abbandonare la nostalgia (il che prenderà un lungo e doloroso processo chirurgico), o semplicemente rifare i remake. Vedendo che stiamo per avere presto una terza mitologia di Spiderman nei cinema, e remale di tutti gli adattamenti di fiabe Disney, direi che siamo inclini all'ultima ipotesi.

TRADUZIONE a CURA di:DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:blumhouse.com

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