‘Proprio quando pensavo di esserne uscito, loro mi hanno ritirato dentro’… da sinistra: Han Solo in Star Wars; Rocky Balboa; Batman in Il Cavaliere Oscuro: il ritorno; Mulder e Scully di X-Files |
Star Wars: Il risveglio della forza sarà anche uno dei film con il più grande incasso mai usciti, ma è anche uno dei più deprimenti. Per quanto deliziati i nostri eroi siano di distruggere La Morte nera - scusate, la base Starkiller - il messaggio principale è che tali trionfi sono privi di significato; in particolare, il trionfo che aveva concluso il precedente episodio di Star Wars, Il Ritorno dello Jedi. Quando lo vedemmo nel 1983, non avremmo potuto prevedere una vittoria più dolce o più totale. C'erano festeggiamenti in ogni pianeta della galassia, Leila stava flirtando con Han vicino a un falò, e Darth Vader si era redento gettando qualcuno giù per uno di quei condotti di manutenzione di 100 piani di cui gli architetti dell'Impero che sfidano salute e sicurezza sono così appassionati. Tutto era favoloso.
Ma il Risveglio della Forza rende tutto ciò nullo e privo di valore. La galassia che presente è una dove il conflitto che distrugge i pianeti sta ancora andando avanti e dove i cattivi sono potenti come sempre. In altre parole, Luke Skywalker e i suoi amici hanno ottenuto precisamente un bel nulla. Grazie a JJ Abrams, il finale felice de Il Ritorno dello Jedi adesso non è ne un finale ne tanto meno felice.
E non vi aspettate che l'attuale trilogia offrirà alcuna conclusione. La settimana scorsa, Bob Iger, l'amministratore delegato della Walt Disney Company, ha confermato che Star Wars: Episode IX, in arrivo a maggio 2019, non sarà l'ultimo film di Star Wars. “Ce ne sarà ancora dopo di quello,” ha detto. “Non so quanti, non so quanto spesso.” Quindi persino se Episodio IX si concluderà con Finn che sposa Poe Dameron, il grande cattivo ologramma che viene spento, e tu-sai-chi rivelarsi non essere morto, dopo tutto, non ci sarà nessuna ragione per celebrare. Qualsiasi cessazione delle ostilità nell'universo di Star Wars sarà temporanea quanto una tregua del giorno di Natale.
Grazie a JJ Abrams, il finale felice de Il Ritorno dello Jedi (nella foto) adesso non è ne un finale ne tanto meno felice. |
Abbiamo raggiunto la fine dei finali? Ne Il cavaliere Oscuro il ritorno, Bruce Wayne a girato le spalle sia a Batman che a Gotham City per poter nuotare nei dintorni di Firenze con Selina Kyle. Ma in Batman c Superman di quest anno, il poveraccio deve infilarsi nella sua tuta di gomma ancora una volta. In maniera simile, Iron Man 3 era la terza parte di una trilogia, ed era di commiato tanto quanto Il Cavaliere Oscuro il ritorno. Terminava con Tony Stark che faceva esplodere le sue armature robotiche e lanciava il suo peacemaker High tech giù da una scogliera, per potersi sistemare con il suo Venerdì donna, Pepper Potts. Ma le cose non erano destinate a rimanere così. In Avengers: Age of Ultron, aveva di nuovo indosso la sua copertura di metallo, e non ci sono possibilità che se la tolga di nuovo tanto presto. Come i personaggi in Star Wars, Iron Man e i suoi amici sono posseduti da Disney, il che vuol dire che Iger deciderà i loro destini. “[Con la] Marvel, hai a che fare con migliaia e migliaia di personaggi,” ha detto la scorsa settimana. “Andrà avanti per sempre.”
Ne Il Cavaliere Oscuro il ritorno del 2012, Bruce Wayne ha voltato le spalle a Batman per stare con Selina Kyle – ma quest anno il Pipistrello è tornato. |
I Sequel non sono niente di nuovo, ovviamente. E non è insolito per Hollywood mungere le loro mucche da soldi fino a che non muggiscono chiedendo pietà. Quello che è cambiato è che agli spettatori non viene più dato – per citare Frank Kermode o Julian Barnes – il senso di una fine. Quello che eravamo abituati a ottenere da i nostri film blockbuster era la confortante illusione che persino i più mostruosi ostacoli nella vita potessero essere sormontati in un paio d'ore - e che quegli ostacoli sarebbero rimasti sormontati. Alcuni personaggi sarebbero andati avanti a fronteggiare altre sfide nei sequel, è vero. Ma abbiamo sempre saputo che dopo due o tre film, i nostri eroi sarebbero passati oltre il periodo più stressante delle loro vite. Marty McFly poteva sposare Jennifer, i Ghostbusters avrebbero potuto appendere al chiodo i loro zaini protonici, Indiana Jones avrebbe potuto cavalcare nel tramonto. E per molti di noi, quella fantasia da fiaba era una degli aspetti più attraenti del cinema. Non era come guardare il football, in cui la vittoria di un sabato avrebbe potuto essere seguita dalla perdita di un altro sabato, o una soap opera, in cui i guai familiari continuerebbero all'infinito. I film hanno quella che i media analyst adesso stanno chiamando"finibilità”. James Bond a parte, i loro personaggi avevano una o due crisi principali nelle loro vite, dopodiché avrebbero potuto guardare a riposo e recupero indefinito.
è ancora là fuori … la nuova serie tv di X-Files ribalta la conclusione del film del 2008. |
‘Ron ha probabilmente già divorziato da Hermione,’ ha detto Rupert Grint del suo personaggio e di quello Emma Watson in Harry Potter. |
Comunque, per quanto demoralizzanti possano essere X Files e Harry Potter, è sempre stata nella natura dei romanzi e dei programmi televisivi di espandersi in lunghi serial, dove, sin dal declino dei cliffhanger dell'era del muto, il cinema si è specializzato in storie discrete che lasciavano la vita successiva dei personaggi all'immaginazione dello spettatore. Se i blockbuster stanno per rimpiazzare ogni "Fine" con un "Continua", perderanno questa parte essenziale della loro attrattiva. Perché guardare un episodio di Star Wars quando puoi semplicemente saltarlo e vedere il prossimo, o quello dopo, o quello dopo ancora?
TRADUZIONE a CURA di: DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:theguardian.com/
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