MENTRE DEADPOOL HA RIPULITO IL BOTTEGHINO, NATHAN RABIN ESAMINA UN ALTRO FILM DI SUPEREROI R-RATED CHE è PRONTO PER ESSERE RIVALUTATO.
di Nathan Rabin
Durante i due decenni passati, James Gunn ha compiuto un notevole balzo passando dall'essere l'elemento più brillante di quegli amabili balordi della Troma (dove fece il suo debutto alla sceneggiatura con Tromeo e Juliet, una gioiosa rivoltante, schifosa commedia che si prese alcune libertà con Romeo e Giulietta, l'opera teatrale che l'ha ispirata) all'essere il guardiano dei Guardiani della Galassia, un fenomeno della cultura pop che, tra i suoi incassi mondiali, in home video e l'entrate del merchandising, ha incassato probabilmente qualcosa come 1 miliardo di dollari.
Cosa persino più notevole, Gunn è riuscito a fare il balzo dalle stravaganti file povere della Troma alla serie A senza perdere la sua voce o la sua audacia. Il tipo che ha realizzato i Guardiani della Galassia uno dei pochi film Marvel che non sembra il prodotto di una catena di montaggio (una patinata, efficiente, e valida catena di montaggio, ma pur sempre una catena di montaggio) era lo stesso tipo che ha lasciato il suo primo segno sulla cultura popolare mescolando Romeo e Giulietta con The Toxic Avenger a beneficio di idioti strafumati e di istruiti allo stesso modo.
Gunn è sempre stato sfacciato e senza peli sulla lingua (i diplomati della Troma in genere non sono conosciuti per i loro modi raffinati e l'attinenza al buon gusto), ma quando realizzi un film da un miliardo di dollari che inevitabilmente conduce a un altro blockbuster da un miliardo di dollari (quello sarà I guardiani della Galassia volume 2, che è già in produzione) il mondo tende a prestare molta attenzione a ciò che hai da dire.
“IL FILM CHIEDE IMPLICITAMENTE PERCHé TROVIAMO ALCUNE FORME DI VIOLENZA ECCITANTI E DIVERTENTI, E ALTRE RIPUGNANTI E DISTURBANTI.” |
Quindi quando Gunn ha dato addosso agli studios e ai media su Facebook per imparare tutte le lezioni pigre e sbagliare dal successo esplosivo del R-rated Deadpool (un altro eccentrico, brillante membro della famiglia Marvel), ha trovato un pubblico ricettivo.
Gunn contesta appassionatamente, “Deadpool era una cosa a se stante. Ed era a QUELLO che la gente stava reagendo. è originale, è dannatamente buono, è stato fatto con amore dai realizzatori, e non era spaventato di rischiare.”
Originale e buono sono entrambi spaventosi e sconosciuti agli executive degli studio. Non si fidano di nessuna delle due qualità, in quanto sono entrambe soggette a spaventare via il pubblico. Di conseguenza, è più probabile che raccolgano gli elementi più facili da copiare di Deadpool - vale a dire, la rottura della quarta parete, il tono post moderno, la violenza R-rated, e l'atteggiamento spavaldo e spiritoso.
Gunn è tra i più interessanti registi viventi. Il successo cambia paradigma di Deadpool quasi istantaneamente ha trasformato il concetto di un film di supereroi R-rated da massiccio rischio in un allettante proposta commerciale. Immagino che in tutta Hollywood, mezze tacche stiano febbrilmente infilando profanità, scene di sesso e riferimento alla cultura pop in tutte le opere supereroistiche in precedenza pensate per famiglie.
Eppure un appena cinque anni fa, Gunn scrisse e diresse un film di supereroi R-rated (uno che avrebbe potuto essere facilmente NC-17) che non riuscì nemmeno a racimolare un milione di dollari. Adesso, io non sono un matematico, ma un miliardo è sostanzialmente di più rispetto a un milione - e persino un milione è sostanzialmente di più rispetto alla somma racimolata dal lavoro fatto con amore sanguinolento e spargi cervello di Gunn, Super.
Secondo i tipo che contano i soldi presso Box Office Mojo, Super ha incassato meno di mezzo milione di dollari. Questa è un'inezia persino considerando il piccolo budget del film, e non posso fare a meno di pensare che Super non è solo un film che non ha fatto un sacco di soldi - no, è un film che non avrebbe potuto (e probabilmente non avrebbe dovuto) fare un sacco di soldi.
Super è meno un film convenzionale di supereroi e più una meditazione alternativa cupa e goffa su come sarebbe sembrato Taxi Driver se Travis Bickle si fosse messo un costume da supereroe fatto in casa e avesse deciso di incanalare i suoi istinti di vigilante nel pestare i criminali a sangue con una gigantesca chiave inglese piuttosto che seguire il sentiero della pistola-e-assassinio. Questa è una larga parte di ciò che rende il film coraggioso e audace, ma inoltre spiega il suo completo fallimento commerciale.
In un ruolo originariamente pensato per John C. Reilly, Rainn Wilson interpreta Frank, un patetico cuoco poco brillante che appende rozzi disegni infantili dei due momenti più felici della sua vita - quando ha sposato la moglie Sarah (Liv Tyler) e quando ha aiutato un agente di polizia a inseguire un criminale - nella sua squallida piccola casa come un perpetuo monito che il mondo ha più da offrire che esclusivamente miseria, umiliazione e un'infinita giostra di dolore e sofferenza.
Frank si aggrappa alla sua morale, al suo senso di come le cose dovrebbero essere, e al suo legame con Sarah mente la vita persevera in un freddo, freddo mondo che minaccia sempre di affogarlo nei suoi affanni. Poi un giorno Sarah barcolla fuori dalla sua vita, apparentemente permanentemente, dopo essersi immischiata con un bastardo spacciatore di nome Jock (interpretato da Kevin Bacon).
Sarah era una tossicodipendente che si stava riprendendo che aveva sposato Frank in uno di quegli sbagli che talvolta le persone commettono mentre sono ancora nelle prime delicate maldestre fasi del processo di recupero. In un flashback, la vediamo piangere mentre fanno sesso, e non è chiaro se sia in lacrime perché è così inesperta e vulnerabile e aperta senza droghe e alcol ad annebbiare le sue emozioni, o se stia piangendo perché ha l'aspetto di Liv Tyler e sta facendo sesso con un uomo che ha l'aspetto di un particolarmente patetico Rainn Wilson.
“SI TRATTA DI UN FILM CHE USA UN INSANA TRAMA DA FUMETTO PER ESPLORARE CREDENZE E MORALE E SCOPO E DIPENDENZA E CONNESSIONE.” |
Il vero cattivo nelle vite e nella relazione di Frank e Sara non è uno spacciatore di bassa lega, ma la dipendenza. Sarah sembra aver gravitato verso Frank perché era così remoto rispetto al reame di decadenza alimentato dalla droga da cui aveva bisogno di scappare - un semplice, uomo rispettabile che non sembra capire perché le persone dovrebbero mai fare uso di droghe dal momento in cui sono illegale, figurarsi essere guidate dalla compulsione che aveva afferrato la sua sposa.
Frank non riesce a capire che Sarah è malata, e che talvolta le persone nella malattia e disagio e dipendenza, prendono terribili decisioni che feriscono loro e le persone che li amano e l'intera società. Per dare senso alla situazione, la sua mente trasforma l'egoistica, ritirata alimentata dalla droga di Sarah in qualcosa di più accettabile - decide che Jock ha rubato Sarah e l'ha forzata a fare uso di droghe, e lui semplicemente ha bisogno di riaverla indietro per guarire il massiccio buco nella sua anima.
Senza Sarah, Frank è alla deriva; perso, un nervo scoperto solo a malapena funzionante nel mondo. Lui è un uomo in cerca di un segno, in cerca di una direzione, in cerca di uno scopo. Poi, una strana notte mentre sta guardando la televisione, Dio (con la voce di Rob Zombie, in uno svergognato pezzo di typecasting) affonda il Suoi tentacoli nel corpo di Frank, fa scorrere il suo enorme dito sul cervello di Frank, e gli instilla uno scopo nella vita: sarà il suo fato combattere il male e il crimine ovunque vada, per reinventare se stesso da un piagnucoloso subumano a un supereroico combattente del crimine conosciuto come La Saetta Purpurea.
Frank è aiutato in questa rivelazione dal "Santo Vendicatore” (Nathan Fillion), una sottospecie di supereroe cristiano nello stile del Bibleman di Willie Aames, le cui ridicolmente poco costose produzioni esaltate dalla bibbia sembrano essere sempre sull'orlo di trasformarsi in pornografia. é come se l'intento della gang del Santo Vendicatore sia simultaneamente di filmare le loro storielle edificanti simil cristiane e una porno parodia.
In quanto combattente del crimine, Frank è un distinto primitivo, e le sue scene di combattimento sembrano scadenti di proposito, ingenue ripercussioni dei giorni alla Troma di Gunn, fortificate con elementi presi a prestito dal Batman degli anni 60 Frank è guidato da un divino senso di scopo, ma i suoi sforzi si evolvono rapidamente in una forma di crimine essi stessi.
Frank pesta brutalmente pedofili e spacciatori, ma nello stesso tempo rivolge i suoi attacchi di collera a persone che non hanno fatto niente di più serio che tagliare la fila al cinema. Mi ricordavo Super essere rivoltante nella sua violenza, ma riguardando il film per questo articolo, vedo meno di quanto ricordassi. Gunn non ha bisogno di impilare scena dopo scena di nauseante massacro: l'inumano tonfo del metallo che impatta con la carne mentre Frank massacra un cattivo mortificato dopo un altro indelebilmente trasmette la sadica, grottescamente eccessiva brutalità delle sue azioni Il film implicitamente domanda perché troviamo alcune forme di violenza eccitanti e divertenti, e altre ripugnanti e disturbanti. La risposta ha molto a che fare con la morale, ma gli ideali di Frank sono senza riserve e senza perdono che lui offusca i confini tra eroe, anti eroe, e cattivo.
Frank ha una visione del mondo da bambino in bianco e nero, e percepisce che il male sia un entità senza complicazioni che semplicemente debba essere punita affinché il bene prevalga. Ma in maniera riluttante accetta una sideckick che si chiama Saettina (Ellen Page, nel tipo di interpretazione immagini su cui il suo agente abbia un attacco di cuore) che è, se qualcosa, persino più assetata di sangue e sopra le righe nella sua violenza.
Lui è motivata meno da un convenzionale senso della morale e più da un feticismo per essere un supereroe che ha sempre una componente sessuale in esso (lei si eccita all'idea di essere il Robin per questo Batman) ma diventa aggressiva quando violenta Frank mentre entrambi indossano i loro costumi.
Saettina è il diavolo appeso sulla spalla di Frank, esortandolo ad arrendersi ai suoi peggiori, più brutali istinti. Se lui è profondamente problematico, lei è una sociopatica. Insieme, loro sono meno un tradizionale duo di combattenti del crimine e più una coppia di psicopatici deliranti che si nutrono delle vicendevoli pazzie e disfunzioni.
Molti elementi di Super sono sopra le righe e a grandi linee. Il protagonista è "toccato" nella testa, sia in senso metaforico che letterale. C'è una delirante sequenza animata di apertura dove la Saetta Purpurea e Saettina non solo tempestivamente e abilmente dispensano giustizia in un modo che loro non fanno mai nel film vero, ma inoltre ballano in maniera esuberante, e alcuni dei più inquietanti episodi di violenza vengono accompagnati da prosperanti personaggi a fumetti.
“SOTTO LA BIZZARRIA IN STILE TORMA è UN FILM FONDAMENTALMENTE SERIO, PERSINO TRAGICO SU DI UN UOMO PERSO IN UN MONDO PERDUTO.” |
Ma sotto la bizzarria in stile Troma è un film fondamentalmente serio, persino tragico su di un uomo perso in un mondo perduto che cerca trascendenza e significato nel peggior modo possibile. Si tratta di un film che usa un'insana trama da fumetto per esplorare credenze e moralità e scopo e dipendenza e connessione .
Gunn ha combattuto con droghe e alcol in passato (lotta che da forma al suo tormentato e intenso romanzo semi autobiografico del 200 The Toy Collector, il cui protagonista è chiamato James Gunn) e il trattamento della dipendenza e della riabilitazione in Super è uno dei posto dove la sua intensa sincerità è più potente.
Il film finisce con il suo sventurato eroe che ritira il suo alter ego Saetta Purpurea e ritorna alla vita normale dopo aver avuto successo nel liberare Sarah dalle grinfie di Jock e averla mandata sul sentiero della riabilitazione. Con nobile sacrificio, lui aiuta una donna che realizza essere troppo buona per lui a trovare se stessa e il suo scopo, un processo che inevitabilmente comporta che lei lo lasci per un uomo che non è così spezzato, non così danneggiato, e capace di darle la vita che ha sempre voluto, completa con una nidiata di adorabili bambini dalle guance rosee.
La Saetta Purpurea prevede di essere l'attrezzo della santa vendetta di Dio, ma arriva a capire che non è previsto che salvi il mondo. Non è nemmeno previsto che salvi sua moglie. No, è previsto che lui dia a questa donna buona ma malata gli strumenti di cui ha bisogno per salvare se stessa. C'è grazia in questo. C'è trascendenza. C'è bellezza e purezza e compassione in questo sacrificio. Dopo aver altalenato tra commedia da fumetto e dolente tragedia per molta della sua durata, Super trova un tono elegiaco e poetico mentre raggiunge una conclusione incongruentemente bella e pura
Wilson investe il protagonista del film con investimento emotivo totale, ma non posso fare a meno di pensare che Reilly sarebbe stato migliore nel ruolo. C'è un insinuante dolcezza in fondo a Reilly che rende facile fare il tifo per lui non importa quanto sbagliate siano le sue azioni, e mentre Wilson è bravo, c'è una spinosità nella sua persona che è un po' sconcertante. Poi di nuovo, c'è un sacco di roba che sconcerta riguardo Super, il che è una delle ragioni per cui mi piace così tanto.
Per citare Gunn su Deadpool (Anche il cui eroe indossa una tuta rossa e ha qualche problema ), Super è una cosa a se stante. é originale, è dannatamente buono, ed è stato fatto con amore dai realizzatori, e non era spaventato di correre rischi. Tuttavia sono state precisamente queste qualità che hanno tenuto il pubblico alla larga, e hanno trattenuto i futuri registi dal prenderlo cinicamente in giro. Ma a quanto pare c'è - commercialmente parlando, almeno - c'è una tale cosa come essere troppo originale o troppo rischiosi. Quindi Super rimarrà per sempre una cosa di Gunn. Ha realizzato il suo film blockbuster di supereroi per le masse, ma chiaramente ha realizzato Super per se stesso, e poer una strana, piccola porzione di cultisti unicamente sintonizzati sulla sua strana lunghezza d'onda - toccati, per così dire, non dal dito di Dio, ma dalla stranamente sincera e profonda visione di un regista profondamente talentuoso.
Original Certification: Rotten
Tomatometer: 48 percent
Re-Certification: Fresh
TRADUZIONE a CURA di: DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:editorial.rottentomatoes.com
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