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domenica 27 marzo 2016

Conti in sospeso: come Disney e Marvel hanno ucciso il vissero felici e contenti

La Principessa Leila pensava che i ribelli avessero vinto. Iron Man aveva appeso la sua armatura al chiodo. Bruce Wayne aveva sostituito Gotham con Firenze. Ma i fan e gli studios volevano di più. Che cosa è successo all'uscire di scena con il botto?
‘Proprio quando pensavo di esserne uscito, loro mi hanno ritirato dentro’… da sinistra: Han Solo in Star Wars; Rocky Balboa; Batman in Il Cavaliere Oscuro: il ritorno; Mulder e Scully di X-Files 
 di Nicholas Barber

Star Wars: Il risveglio della forza sarà anche uno dei film con il più grande incasso mai usciti, ma è anche uno dei più deprimenti. Per quanto deliziati i nostri eroi siano di distruggere La Morte nera - scusate, la base Starkiller - il messaggio principale è che tali trionfi sono privi di significato; in particolare, il trionfo che aveva concluso il precedente episodio di Star Wars, Il Ritorno dello Jedi. Quando lo vedemmo nel 1983, non avremmo potuto prevedere una vittoria più dolce o più totale. C'erano festeggiamenti in ogni pianeta della galassia, Leila stava flirtando con Han vicino a un falò, e Darth Vader si era redento gettando qualcuno giù per uno di quei condotti di manutenzione di 100 piani di cui gli architetti dell'Impero che sfidano salute e sicurezza sono così appassionati. Tutto era favoloso.

 Ma il Risveglio della Forza rende tutto ciò nullo e privo di valore. La galassia che presente è una dove il conflitto che distrugge i pianeti sta ancora andando avanti e dove i cattivi sono potenti come sempre. In altre parole, Luke Skywalker e i suoi amici hanno ottenuto precisamente un bel nulla. Grazie a JJ Abrams,  il finale felice de Il Ritorno dello Jedi adesso non è ne un finale ne tanto meno felice.

E non vi aspettate che l'attuale trilogia offrirà alcuna conclusione. La settimana scorsa, Bob Iger, l'amministratore delegato della Walt Disney Company, ha confermato che Star Wars: Episode IX, in arrivo a maggio 2019, non sarà l'ultimo film di Star Wars. “Ce ne sarà ancora dopo di quello,” ha detto. “Non so quanti, non so quanto spesso.” Quindi persino se Episodio IX si concluderà con Finn che sposa Poe Dameron, il grande cattivo ologramma che viene spento, e tu-sai-chi rivelarsi non essere morto, dopo tutto, non ci sarà nessuna ragione per celebrare. Qualsiasi cessazione delle ostilità nell'universo di Star Wars sarà temporanea quanto una tregua del giorno di Natale.

Grazie a JJ Abrams, il finale felice de Il Ritorno dello Jedi (nella foto) adesso non è ne un finale ne tanto meno felice. 
Non sono solo Han e Leila a cui non è consentito di vivere felici e contenti, nemmeno. Un numero sempre crescente di serie di film stanno rovinando la pensione dei loro eroi, in questo modo sottraendo il semplice piacere che una volta ottenevamo dall'immaginare la loro felicità in pipa e ciabatte. Prendete Creed, per esempio. Sylvester Stallone aveva chiuso la storia del suo alter ego stordito dai pugni numerose volte lungo i decenni, ma Rocky Balboa del 2006 sembrava essere la volta buona. Rocky era finalmente in pace. O così pensavamo. Ma il dramma di passaggio del testimone di Ryan Coogler strappa il campione dal suo confortevole ristorante di quartiere, gli infligge un cancro, e lo forza a guardare mentre il suo protetto si imbarca in una serie di combattimenti sanguinosi e punitivi quanto i suoi. Ma Rocky e Han Solo devono essere stati tentati di citare Michael Corleone in Il Padrino: Part III: “Adesso che credevo di esserne uscito, mi ritirano di nuovo dentro.”

Abbiamo raggiunto la fine dei finali? Ne Il cavaliere Oscuro il ritorno, Bruce Wayne a girato le spalle sia a Batman che a Gotham City per poter nuotare nei dintorni di Firenze con Selina Kyle. Ma in Batman c Superman di quest anno, il poveraccio deve infilarsi nella sua tuta di gomma ancora una volta. In maniera simile, Iron Man 3 era la terza parte di una trilogia, ed era di commiato tanto quanto Il Cavaliere Oscuro il ritorno. Terminava con Tony Stark che faceva esplodere le sue armature robotiche e lanciava il suo peacemaker High tech giù da una scogliera, per potersi sistemare con il suo Venerdì donna, Pepper Potts. Ma le cose non erano destinate a rimanere così. In Avengers: Age of Ultron, aveva di nuovo indosso la sua copertura di metallo, e non ci sono possibilità che se la tolga di nuovo tanto presto. Come i personaggi in Star Wars, Iron Man e i suoi amici sono posseduti da Disney, il che vuol dire che Iger deciderà i loro destini. “[Con la] Marvel, hai a che fare con migliaia e migliaia di personaggi,” ha detto la scorsa settimana. “Andrà avanti per sempre.”
Ne Il Cavaliere Oscuro il ritorno del 2012, Bruce Wayne ha voltato le spalle a Batman per stare con Selina Kyle – ma quest anno il Pipistrello è tornato.
Ci sono alcuni appassionati di supereroi, lo so, che saranno sopraffatti dalla gioia da questa premessa, ma direi che il vero fan preferirebbe che i suoi idoli avessero un po' di ben meritato riposo. Per esempio, l'ultimo film di X-files vedeva Mulder e Scully vivere assieme in un cottage ritirato, il che è ciò che i fan della coppia ha sempre voluto per loro. Ma adesso una nuova serie televisiva di X-Files è iniziata (e finita), e in essa scopriamo che – sorpresa sorpresa – Mulder e Scully si sono separati da lungo tempo. E quindi un altro finale felice gettato alle ortiche. In Independence Day del 1996, Steven Hiller di Will Smith salvò la terra dagli alieni. Sicuramente, dopo quello, meritava una vita facile di gite e cerimonie di consegna di medaglie. Ma adesso è stato annunciato che Hiller non ci sarà in Independence Day: Resurgence di questa estate. Apparentemente, è stato ucciso mentre testava un jet sviluppando la tecnologia di quegli alieni - quindi sembra proprio che i mostri dagli occhi di insetto abbiano avuto l'ultima risata.

 I Sequel non sono niente di nuovo, ovviamente. E non è insolito per Hollywood mungere le loro mucche da soldi fino a che non muggiscono chiedendo pietà. Quello che è cambiato è che agli spettatori non viene più dato – per citare Frank Kermode o Julian Barnes – il senso di una fine. Quello che eravamo abituati a ottenere da i nostri film blockbuster era la confortante illusione che persino i più mostruosi ostacoli nella vita potessero essere sormontati in un paio d'ore - e che quegli ostacoli sarebbero rimasti sormontati. Alcuni personaggi sarebbero andati avanti a fronteggiare altre sfide nei sequel, è vero. Ma abbiamo sempre saputo che dopo due o tre film, i nostri eroi sarebbero passati oltre il periodo più stressante delle loro vite. Marty McFly poteva sposare Jennifer, i Ghostbusters avrebbero potuto appendere al chiodo i loro zaini protonici, Indiana Jones avrebbe potuto cavalcare nel tramonto. E per molti di noi, quella fantasia da fiaba era una degli aspetti più attraenti del cinema. Non era come guardare il football, in cui la vittoria di un sabato avrebbe potuto essere seguita dalla perdita di un altro sabato, o una soap opera, in cui i guai familiari continuerebbero all'infinito. I film hanno quella che i media analyst adesso stanno chiamando"finibilità”. James Bond a parte, i loro personaggi avevano una o due crisi principali nelle loro vite, dopodiché avrebbero potuto guardare a riposo e recupero indefinito.

 è ancora là fuori … la nuova serie tv di X-Files ribalta la conclusione del film del 2008.
Non più. Oggi, la cultura popolare è stata nerdificata al punto in cui i fan possono prendere in internet a migliaia per chiedere maggiori contenuti sul loro personaggio preferito, e dove le corporazioni sono fin troppo felici di monetizzare queste richieste. Dite ciò che volete sulla mala gestione di George Lucas dei film di Star Wars films, ma almeno lui non ne avrebbe fatto uno nuovo a meno che non l'avesse proprio voluto. Sotto la sua gestione, ulteriori avventure della gang rimanevano roba relegata a fan fiction o a romanzi spin off. Questo era ciò che rendeva i film stessi così speciali. (Behl, la trilogia originale, comunque.) Adesso che il franchise è proprietà della Disney, non è più un opzione per la saga arrivare a una conclusione soddisfacente. Gli azionisti della compagnia si rivolterebbero se Iger non dichiarasse Star Wars essere una storia senza fine.


 ‘Ron ha probabilmente già divorziato da Hermione,’ ha detto Rupert Grint del suo personaggio e di quello Emma Watson in Harry Potter.
Questa tendenza nessun-finale-in-vista sta insorgendo anche in altre forme d'arte. In prosa, PD James ha usato Morte a Pemberley per interrompere l'idillio domestico di Lizzie e Darcy. In televisione, abbiamo i revival originati dai fan di Arrested Development - ti presento i miei, Futurama e il già menzionato X-Files. E sul palco, c'è la prospettiva snervante di Harry Potter and the Cursed Child di JK Rowling. Dopo tutto ciò che ha passato Harry, dice il sito della Rowling, adesso è “un oberato impiegato del Ministro della Magia [che] affronta un passato che rifiuta di rimanere dove dovrebbe stare”. Ma il suo migliore amico potrebbe cavarsela persino peggio. “Mi aspetterei che Ron abbia probabilmente già divorziato da Hermione,” ha detto lo stesso Ron Weasley, Rupert Grint, in un intervista la scorsa settimana. “Sta vivendo per conto suo, in un piccolo appartamento da una camera da letto. Non ha un lavoro.” Grazie per questo, Rupert. Grazie mille. Non esattamente “tutto è bene ciò che finisce bene”, non è così?

Comunque, per quanto demoralizzanti possano essere X Files e Harry Potter, è sempre stata nella natura dei romanzi e dei programmi televisivi di espandersi in lunghi serial, dove, sin dal declino dei cliffhanger dell'era del muto, il cinema si è specializzato in storie discrete che lasciavano la vita successiva dei personaggi all'immaginazione dello spettatore. Se i blockbuster stanno per rimpiazzare ogni "Fine" con un "Continua", perderanno questa parte essenziale della loro attrattiva. Perché guardare un episodio di Star Wars quando puoi semplicemente saltarlo e vedere il prossimo, o quello dopo, o quello dopo ancora?

TRADUZIONE a CURA di: DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:theguardian.com/

mercoledì 23 marzo 2016

ABARAT di Clive Barker: l'epico film Disney che non ci fu mai


di WITNEY SEIBOLD

15 anni fa, le librerie erano un po' meno complicate. Potevi entrare, trovare il genere o l'argomento che volevi, e curiosare senza fine. Oggigiorno, comunque, le librerie sono diventate quasi infinitamente compartimentalizzate. Questo è vero in special modo quando si ha a che fare con i romanzi Young Adult. Le librerie non solo hanno una sezione YA, ma adesso ci sono interi scaffali dedicati esclusivamente dedicate a storie fantasy epiche di più episodi su teenager valorosi  e adolescenti che usano super poteri magici recentemente scoperti (o tecnologie se è il caso) per combattere mostri, streghe, demoni, e cose simili. La qualità e l'influenza positiva di questo immensamente ampio sottogenere è materia di discussione. La sua popolarità e ubiquità è inevitabile.

L'ampiezza di questo genere è legata alla popolarità dei romanzi di HARRY POTTER, che iniziarono la loro vita editoriale nel 1997, approdarono negli Stati Uniti nel 1998, e, dal 2001, diventarono un fenomeno globale. La storia di un ragazzo mago introdotto in un magico e oscuro mondo di vendetta ispirò centinaia di altri autori, e non ci volle molto prima che miriadi di imitatori iniziassero a invadere il mercato, alcuni dei quali divennero piuttosto popolari a loro volta. Divenne il fenomeno letterario del momento, e le storie fantasy a più episodi rimangono il formato più popolare per la narrativa YA.


Il  2001 inoltre vide l'uscita del primo film basato su di un romanzo di HARRY POTTER. Fu, prevedibilmente, un grande successo. Ma, più di quello, annunciò una nuova etica ai realizzatori dei blockbuster Hollywoodiani . Precedentemente, Hollywood si sarebbe impegnata nei sequel solo dopo che il primo film si sarebbe rivelato essere redditizio. Con HARRY POTTER, la Warner Bros. annuncio che sarebbero andati avanti e avrebbero realizzato sette film basati sui sette romanzi (alcuni dei quali non erano nemmeno stati scritti all'epoca). All'improvviso, divenne finanziariamente vantaggioso catturare una fanbase accertata e pianificare un'intera serie tutta in una volta. I registi non erano più autori. Adesso, erano gli executive degli studio che pensavano a lunga scadenza. Grazie al successo del modello HARRY POTTER cui si aggiunse il simultaneo successo dei film de IL SIGNORE DEGLI ANELLI di Peter Jackson, adesso abbiamo un mondo di gigantesche serie di film pianificate nell'infinito futuro. 


Ma prima che Disney comprasse Marvel e STAR WARS, e mettesse in atto il suo modello super franchise di ultra successo, posero le loro ambizioni su di una serie fantasy di cui pochi parlano ancora - ARABAT di Clive Barker.

Nei primi anni 2000, il pittore/autore Clive Barker decise che avrebbe fatto un tentativo con una sua serie  di romanzi epici fantasy per young adults. Barker non era estraneo a mondi ampi e immaginativi di magia e mistero. In passato, aveva scritto libri come IL MONDO IN UN TAPPETO, APOCALYPSE - IL GRANDE SPETTACOLO SEGRETO, e la sua opera magna di 100 pagine IMAGICA. Non essendo mai stato uno da tirarsi indietro di fronte al gigantismo creativo, Barker era quasi idealmente tagliato per entrare nel mondo della narrativa YA.


ABARAT ha luogo in un mistico arcipelago di 24 isole in cui ognuna delle isole è congelata in una particolare ora del giorno. Su Yzil, è sempre mezzogiorno, e su Gorgossium, è sempre mezzanotte. La nostra eroina è un'adolescente chiamata Candy Quackenbush, che per puro caso capita nelle isole di Arabat e deve respingere la violenza di un ghoul mangia incubi di nome Christopher Carrion. Centinaia di altri personaggi e complicazioni, ovviamente, si manifestano.

I libri (tre pubblicati fino a questo momento) sono immaginifici e complessi. Sono un grande esempio della più grande forza di Clive Baker come scrittore - l'abilità di inventare e popolare mitologie interamente originali. Il primo ABARAT uscì nel 2002. Il secondo, GIORNI DI MAGIA E NOTTI DI GUERRA uscì nel 2004. Il Terzo, ASSOLUTA MEZZANOTTE, non sarebbe uscito fino al 2011.


I libri di ABARAT non erano meramente un esercizio estetico e intellettuale per Barker, comunque. Nel 2000, persino prima che ABARAT fosse finito, Barker stava parlando con la Disney riguardo all'adattarlo in un film. La Disney voleva trasformare i libri di ABARAT in una lunga serie di film fantasy ad alto budget, forse la più grande all'epoca. Più grande di HARRY POTTER, più grande de IL SIGNORE DEGLI ANELLI. ABARAT avrebbe dovuto essere per la Disney ciò che Marvel e Star Wars avrebbero finito per essere. Avrebbe dovuto avere serie tv collegate, attrazioni nei parchi giochi dedicate, e videogiochi collegati alla storia. Questo era il nuovo universo espanso che avremmo dovuto memorizzare e amare.

Inoltre, Barker era pronto alla sfida. Il suo mondo era sapientemente costruito, e le 24 isole in esso erano posti pienamente realizzati. Barker dipinse centinaia di dipinti, imponendo il colore e l'aspetto dell' ABARAT, e non vedrete dipinti più vibranti da nessuna parte. Barker non aveva mai lavorato in un ambiente così pieno di soldi prima, ma era ansioso di fare un tentativo. La Disney mise un enorme quantità di fede in questo eccentrico, oscuro, surreale autore horror, e lui stava al gioco al meglio di quanto potesse. Tutto era pronto per partire.


ABARAT non è mai partito. Nonostante fosse stato specialmente selezionato, caricato, e agghindato da una delle più grandi corporazioni per l'intrattenimento del mondo, l'epica fantasy di Clive Barker era destinata a rimanere incompleta e ancorata alla pagina. Cosa gli successe?

In parte probabilmente ha a che fare con il cattivo tempismo e tabelle di marcia affrettate. Il primo libra fu solo un modesto successo, e Disney voleva scivolare direttamente in un alto, assicurando che ABARAT rimanesse nella mente delle persone. Barker, comunque, scrisse il secondo libro, e poi scartò l'intera stesura quando fu scontento di essa, iniziando di nuovo da zero. Questo potrebbe essere stato un ritardo di cui la Disney era scontenta. Barker è una autore che lavora duramente i cui libri richiedono un enorme sforzo fisico ed emotivo e lavorare con una struttura corporativa potrebbe essere stato meramente una brutta accoppiata. Barker inoltre lavora in un modo davvero specifico (ha scritto tutti i suoi romanzi a mano, per esempio), e probabilmente risentiva la pressione degli studio a fornire qualcosa di particolare. Come abbiamo imparato da persone come Joss Whedon e Edgar Wright, lavorare nella macchina Disney può essere frustrante per una persona creativa. Barker iniziò ad avere il più classico dei problemi di Hollywood: Divergenze Creative.


Inoltre è probabile che lo studio iniziasse a percepire il rischio che avrebbe potuto rappresentare. C'era una proprietà incontrollata su cui stavano per investire in maniera molto pesante, e forse la Disney si fece capricciosa sul rischio. C'era una premessa piena di personaggi selvaggi e irriconoscibili, e piena di una forma di magia e fantasia che non era ancora stata vista prima. Forse questo era semplicemente troppo folle per fare un tentativo. Pensate a qualcosa come JOHN CARTER o JUPITER ASCENDING. Immaginativo, costoso, originale, divertente… e un completo fallimento al botteghino. Disney potrebbe aver visto le scritte sui muri con ABARAT. Era semplicemente troppo grande, troppo immaginativo, troppo bizzarro per il suo stesso bene.

Inoltre, perché prendersi un rischio su di una proprietà per bambini creata da un uomo i cui libri sono famosi per contenere gore estremo, sesso copioso, e una non piccola quantità di fluidi corporei? Clive Barker è un autore davvero viscerale, e i suoi romanzi dell'orrore tendono a essere sessualmente e violentemente estremi. Questo è il tipo di HELLRAISER, dopo tutto. è porbabile che Disney non volesse associate un prodotto per bambini con Barker. Non fa nulla che la Dimension Films della Disney fece uscire HELLRAISER: LA STIRPE MALEDETTA.


La colpa potrebbe risiedere in Barker stesso. Persino anche se ha un talento nel costruire elaborati e affascinanti mondi e mitologie, è sempre stato notoriamente debole con i suoi protagonisti. Candy è, in teoria, un'anima avventurosa, ma in pratica, è un po' un pallone gonfiato. è probabile che Barker fosse incapace di creare un'eroina con cui le persone si sarebbero immedesimate. Inoltre, il suo primo libro era in qualche modo basico, ma i sequel diventavano esponenzialmente complessi molto velocemente, al punto di essere opprimenti. Immaginate la complessità e la densità di personaggi dei romanzi di HARRY POTTER condensati in due libri, piuttosto che essere distribuiti su sette.

Barker inoltre ha la tendenza a lasciare i progetti non finiti. Negli anni 80 e nei primi anni 90, Barker espresse il desiderio di scrivere un terzo libro nella serie che era iniziata con APOCALYPSE - IL GRANDE SPETTACOLO SEGRETO e con il suo sequel EVERVILLE che non è mai uscito. Ci fu un lungo periodo in cui il suo libro LA CASA DELLE VACANZA stava per essere adattato in un film animato in stop motion, ma venne preso nell'inferno dello sviluppo.

In più, tutti stiamo ancora aspettando il nuovo remake di HELLRAISER che Barker ha scritto e dovrebbe dirigere. Quello sembra essere su di un eterna graticola. Sto aspettando l'estemismo di TORTURED SOULS che non sembra stare procedendo. Nonostante il cuore fiacco di Barker (polipi alla gola) potrebbe averlo distolto dai suoi progetti più recenti, è probabile che che lui abbia solo sfortuna e che gli manchi il senso pratico per gli affari quando si arriva a realizzare finalmente la sua roba.

Quindi Barker espanse la sua serie di ABARAT a cinque libri, ma ha, al momento, completato solo tre di essi. Forse nessuno fu paziente abbastanza da aspettare che Barker ideasse questa serie di cinque libri da solo. Realizzare una serie incompleta di libri in un progetto di film condensati non era fattibile per nessuno.

Questo è un peccato. Possiamo solo immaginare l'esplosione di stranezza originale, colorata e stupefacente che una versione filmica ad alto budget di ABARAT avrebbe consegnato al mondo. Come la versione di Jodorowsky di DUNE, era un epica di genere che avrebbe messo fine a tutte le epiche di genere, e nessuno era interessato a mettere fine a tutte le epiche di genere. Leggere il libro ci da la storia, e guardare ai dipinti ci fa solo venire l'acquolina in bocca per ciò che avrebbe potuto essere.

ABARAT, tristemente, non era destinato a essere.

TRADUZIONE a CURA di: DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:blumhouse.com

martedì 27 novembre 2012

Guida Galattica per Autostoppisti di Garth Jennings


Guida Galattica per Autostoppisti



La Trama
La settimana del povero Arthur Dent (Martin Freeman) sembra davvero prendere una strana piega: la sua casa sta per essere distrutta per far posto a un autostrada, il suo migliore amico Ford Prefect (Mos Def) gli ha appena rivelato di essere un alieno in missione di studio sulla terra per conto della Guida galattica per autostoppisti, il cui giudizio sul pianeta, dopo anni di permanenza è praticamente innocuo.
Se questo non bastasse a rovinare il giovedì ad Arthur, Ford gli rivela che anche la terra sta per essere distrutta per far posto a una superstrada galattica.
Arthur e Ford, riusciti a strappare un passaggio a una delle navi spaziali si ritroveranno faccia a faccia con i Vogon, alieni mostruosi responsabili della demolizione, burocrati galattici e amanti della poesia.
Il viaggio dei due autostoppisti li porterà poi a imbattersi in un inusuale terzetto di personaggi: Zaphod Beebleroox (Sam Rockwell), fatuo e presidente della Galassia e rapitore di se stesso, Trillian (Zooey Deschanel), l'ultima terrestre vivente oltre ad Arthur e Marvin (cui Alan Rickman da la voce), androide depresso e pieno d'idee funeree. Tutti insieme andranno alla ricerca della risposta alla Domanda! Quale domanda? Ma quella fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto...

Il Regista
Garth Jennings è con Guida Galattica alla sua seconda regia cinematografica, la sua carriera si articola principalmente come regista di videoclip. Tra gli artisti con cui Jennings ha lavorato ricordiamo: Fatboy Slim (lo storico Right here, Right now), Radiohead (Lotus Flower), Vampire Weekend (A-Punk), Beck (Hell Yes), R.E.M.(Imitation of life) e Blur (suo il delizioso video di Coffee and Tv).

Il Cast
Martin Freeman è l'Arthur Dent perfetto: Freeman sembra essere perfetto nei panni dell'uomo di tutti i giorni ignaro del mondo e dei suoi pericoli, trascinato con l'aria spaesata in avventure folli (basta vederlo nei panni di John Watson nel magnifico serial britannico Sherlock). Freeman da un interpretazione di Dent assolutamente perfetta, umanizzandolo e senza renderlo caricaturale. Mos Def nei panni di Ford Prefect, all'inizio spiazza un po' ma la sua interpretazione rende simpatico il personaggio (seppur caratterizzandolo in maniera differente rispetto all'inquietante e imprevedibile controparte cartacea). Rockwell ha la giusta carica di follia e gigioneria per interpretare un più che valido Zaphod. Zooey Deschanel interpreta efficacemente Trillian, riuscendo a mettere in rilievo la componente avventurosa e indipendente del personaggio. Marvin si avvale di due veterani del cinema fantastico: Warwick Davis e Alan Rickman, rispettivamente corpo e voce del personaggio, entrambi noti per i loro ruoli in Harry Potter.

Marvin e Arthur Dent


Il Libro originale
Guida galattica per autostoppisti è il primo libro di una geniale "trilogia in cinque parti" partorita dall'irriverente fantasia di Douglas Adams. Ai cinque libri di Adams ha fatto seguito un sesto libro "E un altra cosa...", basato sugli appunti dello scrittore e scritto da Eoin Colfer, autore della popolare serie fantasy per ragazzi Artemis Fowl.
I libri della Guida Galattica seguono le vicende di Arthur Dent, scampato alla distruzione della terra da parte dei Vogon e sballottato in ogni angolo dell'universo. Adams infarcisce le sue storie con feroci satire su aspetti della vita come la burocrazia, la pigrizia mentale, la religione e la definizione standard di normalità. Basti fare l'esempio dei Vogon, burocrati intergalattici e creature più repellenti della galassia, amanti dei moduli e orripilati da ogni forma di bellezza che hanno sviluppato la più atroce poesi dell'universo al solo scopo di usarla come mezzo di tortura.

La copertina dell'edizione italiana


Scene Cult
La tortura dei Vogon a base di poesia, gli inserti animati della Guida Galattica e la ricostruzione della creazione di Pensiero profondo.

Personaggi Cult
Marvin, l'androide dalla mente geniale e dal carattere fin troppo umano.

...e Quindi?
Guida Galattica per Autostoppisti è un film divertente e zeppo di personaggi bizzarri e gag surreali.
Bisogna dire però che il film viene un po' edulcorato e viene a mancare molto dello spirito ironico e a tratti cinico che permea il libro originale, cosa abbastanza strana visto che la sceneggiatura è opera dello stesso Douglas. Una visione senz'altro piacevole ma che avrebbe potuto diventare un film di culto se solo si fosse osato un po' di più.

Don't Panic


Le Ultime parole famose
"Che cosa fare se vi trovate intrappolati senza alcuna speranza? Meditate su quanto siete fortunati che la vita finora vi abbia sorriso. O in alternativa se non vi avesse sorriso, il che viste le attuali circostanze sembrerebbe più probabile, meditate su quanto siete fortunati che la vita smetterà presto di tormentarvi."
Estratto della Guida Galattica per Autostoppisti

DON'T PANIC
Scritto a grandi e rassicuranti lettere sulla copertina della Guida