Se vi piacciono sangue e budella, allora molti film horror vi possono soddisfare. Se vi piacciono i brividi d'atmosfera e il terrore senza splatter, allora sarete inoltre probabilmente in una buona posizione in quanto i film delle case stregate sono davvero molto in voga adesso. (Avete già visto THE BOY? Diamo una mano a THE BOY). Ma se vi interessano gli oscuri, impenetrabili, horror d'essai, allora potreste trovarvi a corto di scorte. Certo, ci sono solo un certo numero di volte in cui uno può riguardare ERASERHEAD prima di diventare insensibile agli orrori da incubo, simili a macchine in esso contenuti.
A voi cercatori dell'estremo, offro una scoperta vecchia di 26 anni chiamata BEGOTTEN.
BEGOTTEN è diretto dal regista sperimentale Brooklynese chiamato E. Elias Merhige, un nome che potreste conoscere per l'eccellente L'OMBRA DEL VAMPIRO e per il raramente notato thriller di serial killer SUSPECT ZERO. Merhige è un riflessivo, spiritualmente incline artista di altissimo livello. Non è un semplice regista contento di raccontare storie, ma un artista che si occupa del mito, del posto della razza umana nell'universo, e altre filosofie elevate. Nonostante abbia diretto film per gli studios principali e persino realizzato molti video per artisti come Danzig e Marylin Manson, si può facilmente vedere è che è pià felice di vivere in collettivi di artisti concettuali, affrontando le persone aggressivamente con il suoi acuti film astratti.
Merhige realizzò corti artistici lungo tutti gli anni 80, e ottenere copie di questi primi film si è rivelato sfuggente. Merhige, comunque, a quanto si dice iniziò a lavorare su BEGOTTEN fin dal 1984, e originariamente lo aveva programmato come parte di una trilogia astratta di pezzi di danza teatrali. Merhige aveva solo 22 anni all'epoca, direttamente quando le influenze filosofiche infiammano la mente dopo il college, e la sceneggiatura originale era influenzata da gente come Friederich Nietzsche e il poeta francese Antoine Artaud. Attraverso i suoi molti anni di sviluppo, BEGOTTEN alla fine divenne un progetto filmico che prese tre anni per essere filmato.
BEGOTTEN era uno dei capolavori del cinema cult underground, e uno dei più singolari, strani, terrificanti, e potenti film in cui possiate imbattervi. È inoltre incredibilmente difficile e potrebbe scoraggiare molti spettatori casuali impreparati alla sua obliquità. Il film lascia un marchio sulla mente e nell'anima dei suoi spettatori, dando una stretta emotiva, una scossa spirituale, e un brivido intellettivo. Pochi film persino considerano di provare ciò che questo film fa con entrambe le mani.
BEGOTTEN inizia con un poema (“Come una fiamma che brucia nelle tenebre, la vita in carne e ossa che si contorce sul terreno”) e va avanti senza dialoghi e solo pochi brevi momenti di musica sullo stile della fuga. La scena iniziale include una figura mascherata, tremando come se per una malattia, che si sventra scrupolosamente con un rasoio. Più tardi apprenderemo dai titoli di coda che questo è Dio (Brian Salzberg). Dalle viscere di Dio emerge una donna mezza nuda. Questa è Madre Natura (Donna Dempsey). Madre Natura feconda se stessa usando i fluidi raccolti da corpo di DIO e alla fine fa nascere un tremolante essere bimbo scheletrico. Questo è il Figlio della Terra (Stephen Charles Barry). I due attraverseranno lentamente un desolato, pericoloso panorama post-apocalittico popolato da adepti senza volto.
Gli adepti incontrano Il Figlio della Terra, e lui vomita.. Gli adepti trattano il vomito come un dono, e lo bruciano con il fuoco. Loro inoltre violentano la Natura a morte. Gli adepti poi fanno a pezzi sia Il Figlio della Terra e Natura e li piantano sottoterra il che alla fine porta alla crescita di una foresta lussureggiante.
BEGOTTEN è affascinante e da incubo. Fu filmato usando una forma di fotografia molto contrastata, in bianco e nero chiamata dot chiaroscuro, costantemente scivolando in immagini a mala pena riconoscibili. Ha l'aspetto e da le sensazioni di un test vivente di Rorschach, stuzzicando con una solidità che è costantemente semplicemente fuori portata. BEGOTTEN invita gli occhi con un amorfo puzzle visivo che lo spettatore deve costantemente sbloccare. Se quello suona difficile, è pensato per esserlo. Cinema può fare più di quanto spesso si pensi possa fare.
BEGOTTEN è spesso raggruppato con i film horror, in quanto quello è il genere che emula più strettamente. Questa è chiaramente una storia - nonostante "storia" è una parola piccola per descrivere cosa sta succedendo. Forse "mito" - di sangue, violenza, e morte. Il livello di gore è eguagliato solo da alcuni dei più duri film di cannibali exploitation degli anni 70, e solo i fan dell'horror potrebbero essere temprati a sufficienza per consumarlo. Ma persino loro sperimenteranno un livello di orrore estremo raramente visto al cinema.
Ma non ci vuole uno studente di cinema davvero sofisticato per vedere che questo non è un film exploitation. Questo è chiaramente un pozzo profondo di pensiero umano. Esito a offrire un interpretazione, in quanto il film non sembra equipaggiato per sopportate il futile peso adolescenziale dell'intelletualismo simbolico individuale. Questo è un film che deve essere sperimentato, sopportato, e combattuto. Evoca immagini religiose, tradizioni teatrali, e altre forme mitiche, e andrebbe bene citare le ispirazioni, ma l'arte di Merhige è come molta arte dovrebbe essere: diretto al punto di astrazione. Tra le emozioni da cui scapperete ci sono paura, meraviglia, frustrazione, disgusto, e una strana elevazione.
Ho fatto sembrare il film inguardabile? Forse lo è. Forse questa è una tale sfida, ogni spettatore casuale sarebbe spaventato, con facilità ansioso di trovare un film che sia piacevole, spaventoso, e di intrattenimento. Potrei dire che voi, cari lettori - voi che siete già dei fan dell'horror - siate specialmente vaccinati per sperimentare un orrendo, meraviglioso film come BEGOTTEN. L'intero film può essere visto su YouTubo, ed è inoltre disponibile in DVD qui e lì. Cercate la bellezza. Cercate la paura. Cercate la sfida. I piaceri possono solo essere nuovi.
TRADUZIONE a CURA di DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:blumhouse.com/
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