Visualizzazione post con etichetta La Casa 2. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta La Casa 2. Mostra tutti i post

martedì 3 maggio 2016

Horror Splatstick Showdown: La CASA 2 vs. SPLATTER - Gli SCHIZZACERVELLI!



Il vostro dilemma: siete in una piccola stanza chiusa con le due sole stampe di due film — uno è LA CASA 2 di Sam Raimi; l'altro è SPLATTER - gli SCHIZZACERVELLI di Peter Jackson (conosciuto come BRAINDEAD fuori dagli USA (ndt. e come DEAD ALIVE entro i loro confini)). Avete fra le mani una scatola di fiammiferi e una piccola tanica di kerosene. Dovete bruciare una delle due pellicole. Quando lo farete, sarà dimenticata per sempre. L'altra sarà preservata. Quale film distruggete, e quale scegliete di tenere?

Questa è, ovviamente, una "Scelta di Sophie"di enorme portata. Non riesco a immaginare un mondo in cui sia scomparso uno di questi film, in quanto sono entrambi due dei miei - e probabilmente due dei vostri - film horror preferiti. Ma se doveste canonizzarne uno, e rifiutare l'altro, come lo capireste? Tirereste una moneta, o ne discutereste? C'è un evidente vincitore nella vostra mente? Perché, riflettendoci, non sembra esserci un film nettamente superiore tra i due. Il momento è giunto, cari lettori, di riflettere seriamente sulle due più grandi commedie horror splatstick di tutti i tempi.  

La CASA 2, diretto dal venerabile e giocoso Sam Raimi, uscì nel 1987. SPLATTER fu rilasciato nel 1992, e fu diretto dall'allora esilarante Peter Jackson, che era devoto, all'epoca, a scioccare e a cult movie meravigliosamente stomachevoli. Entrambi furono realizzati da registi che iniziarono nel reame dei film di genere a basso budget, e sono diventati meno interessanti come autori man mano che i loro budget crescevano. Entrambi i registi sono reduci da per-niente-buoni miniere d'oro in CGI. Entrambi includono alcuni eccellenti effetti gore, e mostrano alcuni dei più grandi esempi di cinema slapstick (Li comparerei, senza esitazione, entrambi a cartoon classici della Warner Bros degli anni 40.) c. Se vedete entrambi i film da adolescenti, ne diventerete decisamente ossessoinati. Il giocoso, irriverente, sfrenato atteggiamento di entrambi soddisfa direttamente uno sciocco, menefreghista rifiuto della morte che segna gli anni adolescenziali della maggior parte delle persone.

Ma possiamo tenerne solo uno. Quale sarà?


Iniziamo con LA CASA 2, forse uno dei film nella top 10 dei film cult di tutti i tempi. LA CASA 2 - famigerato più come un semi-remake de LA CASA piuttosto che un sequel - è su di una coppia di amanti ventenni che scappano in un remoto capanno nei boschi per un weekend per legare sentimentalmente. I boschi attorno il capanno sono popolati da invisibili creature in agguato. Il giovane uomo, Ash (Bruce Campbell), trova un registratore nella cantina contenente un vecchio scienziato che legge un antico libro maledetto chiamato Necronomicon.   Quando lui ascolta il nastro, le creature all'esterno si risvegliano e assediano il capanno, possedendo la ragazza di Ash Linda (Denise Bixler). Ash decapita Linda, la seppellisce, e quindi deve respingere comicamente le bizzarre macchinazioni dei demoni (chiamati Deqditi), inclusa una creatura nella cantina interpretata da Ted Raimi, e altre forze invisibili. Alla fine altre persone si aggiungono al cast per aiutare Ash nella sua lotta.

Descrivere la storia de LA CASA 2 è in realtà una esperienza bizzarra in un certo modo, in quanto la storia non è per nulla il fulcro del film.  LA CASA 2 è sorprendentemente parco quando si parla della storia, e la maggior parte del film è dedicato semplicemente a comicità elaborata e impeccabilmente messa in scena e a elaborate sequenze Horror. Ovviamente, direi che un buon terzo del film non è nient'altro che scene mute di Campbell, da solo in una stanza, che combatte effetti speciali. In una scena, affronta il suo riflesso in uno specchio. In un altra, viene buttato dal capanno in una pozza di fango, dopodiché gli spunta una faccia mostruosa, solo per perderla di nuovo quando spunta il sole. In una terza scena, ride a crepapelle assieme a una lampada sghignazzante e una testa di alce mutata. In ancora un'altra - in quella che forse è la sequenza del film più divertente - combatte con la sua stessa mano posseduta, tagliandola alla fine con una motosega.



Da una prospettiva strutturale, LA CASA 2 è un casino. Incorre in tutte le trappole di un classico B-movie a basso costo, fino in fondo allo script spartano e classici esempi di riempimento del plot.  Anche se, a esser corretti, sembra come un classico B-movie, perché è un classico B-movie. Certo, per molti, LA CASA 2 fu la prima esposizione del pubblico all'energico cinema a basso budget; so di parecchi registi amatoriali che hanno scelto di esplorare la regia dopo che hanno visto LA CASA 2. Sam Raimi fu in grado di spremere così tanto dal suo basso budget che LA CASA 2 è diventato un oggetto di ispirazione.

Esattamente cosa spremette Raimi da questo basso budget? Riuscì a sfoggiare — con brio, energia, e non poco ammontare di giocoso atteggiamento punk fai da te — uno stile unico. Raimi non stava semplicemente rendendo omaggio agli scadenti, film horror grindhouse della sua gioventù, ma si stava annunciando come un regista di cui tener conto. Con LA CASA 2, Raimi mostrò la sua abilità come regista, e dichiarò di avere una voce. Alcuni registi impiegano molti anni per trovare uno stile particolare (viene in mente Wes Craven), ma Raimi aveva il suo stile azzeccato dagli inizi, persino lavorando entro un piccolo budget. I suoi film più recenti come DRAG ME TO HELL e SPIDER-MAN 3 ancora portano questo stampo.



Qual è lo stile di Raimi, quindi? Sebbene lavori nell'ambiente dell'horror, lui chiaramente prende le sue immagini e il ritmo dal reame della commedia. LA CASA 2 potrà anche indossare la pelle dell'horror, ma è, al suo cuore, un cartone animato. Il talento di Raimi è mettere assieme una scena dal vivo, ma girandola e montandola in un tale stile ipercinetico che si riesce a malapena a credere che stia filmando persone vere su di un vero set. È interessato negli estremi. Non solo nel contenuto - ovviamente, il contenuto può sembrare un po' addomesticato a un coriaceo veterano dell'horror - ma nella realizzazione dei film. Raimi non è solo interessato ai mostri; è interessato al mestiere — e i suoi progenitori sono persone come Chuck Jones e Bob Clampett.

La giustapposizione di stile e sostanza è dove il genio inizia. Horror mira a suscitare paura; la commedia suscita risate. I due sono così distanti nello spettro emotivo, che ficcandoli così meravigliosamente insieme, Raimi sta realizzando un brillante commento sull'horror.  È divertente, sostiene, essere spaventati. Ma non ti spaventerò. Userò cose di cui solitamente hai paura per farti ridere. Gore estremo, viene sostenuto alla fine, può essere anche divertente.


Ma è solo questo attorno cui ruota LA CASA 2? È solo un commento sul genere? Che cosa dire riguardo qualcosa che è davvero nel film? Bene, quando si tratta di temi ed emozioni e ogni altra convenzionale punto di forza drammaturgico, LA CASA 2 è in svantaggio. Sto cercando di pensare a quale sia il messaggio centrale de LA CASA 2, e sono un po' perplesso. È una storia d'amore? Non proprio. Riguarda i pericoli della solitudine? Direi di no. Qual è l'arco narrativo di Ash? Nessuno in realtà. Inizia come uno stramboide angariato, e finisce con una motosega attaccata al suo moncherino. È un dramma soddisfacente? Vedere un tizio anonimo trasformarsi in un "duro?” Per alcuni, si, ma difficilmente è una cosa profonda. È fico, ma è trascurabile. LA CASA 2 è, allora, tutto riguardo all'essere cool. Ma “cool” è, emotivamente parlando, una debole nozione adolescenziale.

In breve, LA CASA 2 è un film con un sacco di stile fantastico, e poca sostanza.


A paragone, SPLATTER di Peter Jackson è in realtà piuttosto robusto, e possiede una più tradizionale - e in molti modi, più soddisfacente - struttura drammatica. SPLATTER para di un giovanotto intimidito di nome Lionel (Timothy Balme), che vive ancora con la sua tirannica madre (Elizabeth Moody), che lo insulta e lo tratta come uno schiavo. Lionel diventa l'interesse romantico di un'amante dell'astrologia di nome Paquita (Diana Peñalver) che gli offre la sua prima possibilità di scappare. Allo stesso tempo, comunque, sua madre viene morsa da un'esotica scimmia ratto di Sumatra, e diventa uno zombi marcescente. Non solo Lionel deve badare alla sua madre zombi, ma deve iniziare a nascondere tutte le persone che morde (che includono un'infermiera, un teppista, un prete, e , cosa più spassosa, un bambino).

Ma c'è di più: Lionel inoltre scopre dei segreti riguardo al suo defunto padre, venendo a sapere di una vecchia storia d'amore, tiene lontano l'appropriazione indebita del suo zio libidinoso, e viene a conoscenza di una scorta segreta di pornografia di famiglia.   Lionel è un tristone, e possiamo capire il suo dramma. Sembra essere buono e possedere un buon senso dell'umorismo, ma, come tutti noi, non sembra lasciare andare le meschine responsabilità della vita.


Di già, abbiamo un film che ha qualcosa simile a un tema. SPLATTER parla della relazione di un giovanotto con sua madre, e come i giovanotti debbano alla fine diventare più grandi dei loro genitori e andarsene di casa.  Riguarda come una madre possa usare la scusa della connessione familiare per abusare emotivamente dei suoi figli, quando sta solo vendicandosi del padre. Ci sono vere relazioni in questo film, e possiamo comprenderle e identificarci.

Ma non fraintendetemi… SPLATTER non è un ponderoso dramma assolutamente. Questo è un film che incluede un colon vivente che scoreggia e strangola il nostro eroe con un appiccicoso filamento di budella. Questo è un film che include una scena in cui il nostro eroe capovolge una falciatrice e la spinge attraverso un mare di zombi, strappando i loro arti, e coprendosi di spessi, appiccicosi, vischiosi strati di schifezza rosé. SPLATTER è notevole meno per il suo dramma che per il suo gore estremo. Certo, definirei questo uno dei più sanguinosi, se non il film più sanguinoso di tutti i tempi. È semplicemente che SPLATTER si prende la briga di avere uno scheletro dal cui pende la sua carne.  LA CASA 2, in confronto, ha solo scheletri sullo schermo.



SPLATTER inoltre ha lo stesso senso dell'umorismo malato de LA CASA 2. La giustapposizione di horror e slapstick è pronunciata allo stesso modo qui, solo con un montaggio più veloce e più sangue. SPLATTER offre di più nel gioco iniziato da LA CASA 2. C'è una scena in un cimitero in cui gli zombi iniziano ad assediare il nostro eroe. Il prete locale vede gli zombi e sa esattamente cosa fare: pestarli con il kung-fu a morte. La sua battuta immortale “Qui ci vuole il Ninja di Dio!” è uno dei picchi della pellicola.

Certo, inoltre i dialoghi sono migliori in SPLATTER, e include alcune delle battute migliori che sono divertenti da ripetere.  Io amo "Tua madre si è mangiata il mio cane!" con la risposta, "Non tutto..."

Ma, alla fine, dobbiamo fare i conti con quello che i critici letterari chiamano come L'Angoscia dell'Influenza. SPLATTER è indubbiamente il più forte dei due film in termine di dramma, struttura, effetti, e estremismo. LA CASA 2 può essere il film superiore per la commedia, ma viene superato dal suo figlioccio. Ma ci congratuliamo con il figlio o con il padre? SPLATTER, vedete, non esisterebbe senza LA CASA 2. Peter Jackson ha una voce unica, di sicuro - non sta certamente imitando Raimi - ma parlando culturalmente, prende posto in una stanza la cui porta è stata aperta da LA CASA 2. Jackson probabilmente ha visto LA CASA 2 prima di realizzare SPLATTER.


Ma forse questo era semplicemente l'epoca della cultura horror per tali film splatstick per sorgere. Jackson e Raimi sono contemporanei (uno è nato nel 1961, l'altro nel 1959), e stavano semplicemente lavorando in un ambiente generale… il che significa che Jackson realizzò il film migliore.

Quindi, per quanto mi addolori dire ciò, penso che terrei in vita SPLATTER, e getterei LA CASA 2 nelle fiamme. Piangerei, soffrirei, odierei doverlo fare. Ma se devo conservare il film migliore, il film più divertente, e il film più splatter... dannazione, sarebbe SPLATTER. Questa è la mia scelta definitiva sull'argomento, e so che sarà una scelta impopolare. Adoro ancora LA CASA 2 — l'adoro oltre ragione — e terrò eternamente accesa una candela per il suo trapasso. Ma conserverei SPLATTER.

Quale dei due conservereste...e perché lo conservereste?

TRADUZIONE a CURA di DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:blumhouse.com/

domenica 6 marzo 2016

Come Ash vs Evil Dead ha cambiato il Franchise


di Paul Alosio

Ash vs Evil Dead è la cosa migliore che sia successa ai fan dei Deaditi dall'invenzione della sega elettrica. Ma niente è mai così semplice.

Quando la notizia di una serie televisiva di Evil Dead uscì fuori, ero catturato prima ancora di vedere un minuto dello show. Bruce Campbell era determinato a riprendere il suo ruolo come Ash Williams, un tipo saggio portatore di bastone di fuoco, uccisore di deaditi, dalla lingua sciolta, e per praticamente ogni fan dell'horror con mezzo cervello, era un sogno divenuto realtà .

Sam Raimi lavorando con Bruce Campbell di nuovo in una serie televisiva concentrata su di una mano/motosega con copiosa quantità di sangue e gore non poteva deludere nessuno Cosa più importante, questo non era uno spinoff o un reboot, ma un pieno revival di Evil Dead Non mi ha deluso. Per niente.

Ma ha fatto qualcosa completamente inaspettatto, che molti fan non hanno preso in considerazione durante la serie. Ash vs Evil Dead ha cambiato la forma dell'intero franchise da questo punto in avanti


Il modo più lampante in cui l'universo in cui Ash conduce i suoi egoistici, pigri affari è cambiato è dalla mancanza di qualsiasi menzione de L'Armata delle Tenebre Apparentemente, quindi così è la storia, i diritti dall'Universal non potevano essere acquisiti, ne i produttori volevano necessariamente acquisire i diritti. Se qualcosa, hanno pensato, avrebbe appesantito lo show con più formalità burocratiche di quanto ce ne fosse bisogno. Bruce Campbell ha dichiarato che se l'Universal doveva essere coinvolta. avrebbero avuto da dire in più cose rispetto a quante ne fossero necessarie per creare una storia di Evil Dead di qualità.

E guardate, a questo punto della serie, Ash non sta tornando al MedioEvo. Tutti i riferimenti all'Armata delle tenebre protrebbero possibilmente aggiungere più backstory alla storia già convoluta e traumatica di Ash.

Per anni, sembrava che un l'Armata delle tenebre 2 o un La Casa 4 fosse imminente; tutto ciò che uno doveva fare era cercarlo su Google e trovare numerosi indizi per quello, come per questo articolo. Quindi, se c'erano delle trattative per fare un sequel, cosa è successo? Bruce Campbell ha detto in passato che lui e Raimi avevano troppe idea per farle entrare in un solo film, ciò li ha provocati ad andare da Starz, una compagnia che avrebbe consentito tutta la violenza di una produzione filmica ma in una serie di 10 episodi 

Se i diritti per L'Armata delle tenebre non fossere assicurati dall'Universal, potrebbe o non potrebbe voled dire che... fate un respiro profonod pirma di leggere questo...l'armata delle tenebre, riguardo all'universo in cui Ash vs Evil Dead ha luogo, non è più canonico. Come potrebbe essere? Come potrebbe Ash ritornare dal dannato Medioevo e poi semplicemente non parlarne mai più? Inventa abbastanza storie nella serie per fare sesso. Riferendosi alla sua valorosa quest di uccisione dei Deaditi gli servirebbe d'aiuto per la sua nuova valorosa quest di... beh, fare sesso e bere birra.

Mentre la Disney imbastice una conferenza stampa spiegando che sminuzzerebbero l'universo espanso di Star Wars in mille pezzi, Il franchise di Evil Dead ha preso una strada molto più sottile: semplicemente ignorando l'Armata delle Tenebre. Facendo finta che non sia mai stato lì. Spazzandolo sotto il tappeto muffito e macchiato di sangue, se vi piace.


Il fatto preso a se stante è davvero strano, ma più strano è come Ash in realtà usi termini dal terzo episodio di Evil Dead, come il suo "boomstick." (bastone di fuoco in italiano).Inoltre, scene da La Casa 2 sono state viste lungo lo show, essendo che gli showrunners erano capaci di ottenere i diritti, e alla fine di quel film, Ash comunque va indietro nel tempo. Bruce Campbell  ha dichiarato che anche se non hanno potuto ottenere i diritti per far direttamente riferimento a qualsiasi cosa del film nella serie che Ash, in un certo modo, forma o apparenza ha ancora quell'esperienza che aveva ne L'Armata delle Tenebre

Quindi, cos'era? Era un sogno? Ash si è svegliato improvvisamente dopo che la crepa in un'altra dimensione si era aperta in un capanno riempito con i suoi amici morti? Tristemente, queste domande potrebbero non avere mai risposta; uno potrebbe lasciarle alla speculazione fino alla fine del tempo...o, almeno, fino a quando l'Universal darà alla squadra di Ash vs Evil Dead il permesso di parlare de l'Armata nella serie stessa Sembra che persino Mr. Campbell stia facendo fatica a  conciliare i fatti.

Mentre potreste obbiettare il fatto che la continuità non è mai stato il punto forte del franchise, è ancora troppo grande da ignorare. Si, la Casa 2 sostanzialmente riscriveva la storia del primo La Casa. Il secondo capitolo ignora completamente l'esistenza del primo...racconta completamente la storia dell'intero primo film in quindici minuti o meno, con nuovi attori che interpretano gli stessi personaggi. Questo è comunque molto più ragionevole che ignorare il fatto che il protagonista sia stato coinvolto in una sorta di avventura attraverso il tempo.

Di nuovo, non esclude niente, nemmeno. Riguardo il futuro del ritorno-al-futuro della serie, Bruce Campbell aveva da dire questo in un'intervista con Entertainment Weekly:

“Vorrei solo dire non siate sorpresi se dovesse succedere perché è successo. Direi che anche quello potrebbe essere nelle possibilità. In special modo, una volta che sei a buon punto in una serie, le storie devono coprirti per cinque f*ttuti anni, capite cosa intendo? Stiamo avendo delle conversazioni con il team di sceneggiatori ed eravamo tipo “Okay, stagione 2!”

Dopo tutto, la serie deve andare da qualche parte nelle stagioni future. Perché non andare in giro nel tempo? Si tratta di fantasia, dopo tutto, e tutto può succedere. Persino che un uomo si tagli la sua stessa mano posseduta da un demone e la rimpiazzi con una motosega.

A parte i problemi di continuità, lo show ha fatto qualcosa quasi impossibile: ha aggiunto strati di profondità e di umanità a un franchise in cui molta dell'attrattiva è rappresentata dal vedere nuovi e divertenti modi di uccidere vittime di possessione demoniaca. Come lo ha fatto? Con l'introduzione di Pablo e Kelly.


Il franchise non ha più solo un punto d'interesse principale nella forma sia di Ash Williams (e del suo fedele assistente, il suo mento). Invece, lo show ha creato un format in cui possiamo abituarci ad affezionarci non più al solo Ash; Pablo (interpretato da Ray Santiago) è un  divertentissimo dono dagli occhi da cerbiatto, che adora Ash, dal cuore puro da parte degli Dei dell'Horror ad ogni appassionato del genere. Kelly (interpretata da Dana DeLorenzo) e Pablo creano un team unico di opposte polarità che, mescolato con Ashley Williams, formano un team fantastico.

Eccoci qui nel 2016, discutendo della chimica tra personaggi in un franchise che ha le sue radici in una Vhs granulosa chiamata Within the Woods di più di 30 anni fa. Ad Ash è consentito mostratre che a dispetto di tutte le uccisioni e l'egoismo, lui in realtà ha un cuore, e lo mette in gioco più di una volta per i suoi amici. Il franchise di Evil Dead non è più uno show (solo) su deaditi e seghe elettriche, ma su tre persone messe in un orribile situazione difficile perché uno di loro voleva solo fare sesso.

Sarà interessante vedere come questi nuovi personaggi cambieranno negli episodi futuri. Pablo è destinato ad essere il simbolico seguace di Ash, o un giorno sarà in grado di reggersi sulle sue gambe? E Kelly sarà mai in grado di scrollarsi di dosso il suo approccio spigoloso alla vita? I due personaggi sono incredibilmente forti nelle loro rispettive posizioni adesso, ma in quanto show televisivo, c'è sempre spazio nella storia per cambiare i personaggi In bene o in meglio.

In notizie più recenti, sembra che i nuovi personaggi potrebbero dover spostarsi e fare spazio a alcuni interessanti nuovi arrivati nello show. Dopo tutti questi anni, stiamo per incontrare il padre di Ash, interpretato da Lee Majors, niente meno. Mentre questa notizia sembra piuttosto strana, è sicuro che porterà più stramberia a una serie già folle.

Anche Ted Raimi sarà nei dintorni per la Stagione 2. I fan di lunga data ricorderanno Ted per il suo lavoro nei film precedenti di Evil Dead. Forse ritornerà come Henrietta? Diavolo, qualsiasi cosa è possibile a questo punto. Sarebbe una vera e propria riunione di famiglia! Gli amici di Ash...ma morti! (ndt. nell'articolo originale era scritto "Full House...but dead!". Full house è una serie tv che in Italia è stata intitolata Gli Amici di papà)

La fine della prima stagione ha lasciato molto soddisfatti e affamati, e la seconda stagione di Ash vs Evil Dead è stata assicurata da Starz prima che un singolo episodio della prima stagione fosse trasmesso. Il che porta alla domanda: dove andare ora? Questo trio può sopravvivere altri dieci episodi senza diventare artificioso, poco credibile, o il chiodo definitivo nella bara di qualsiasi franchise...noioso?

La prima stagione è passata liscia come l'olio e ha compreso tantissime grandi aggiunte all'universo. Ma stiamo venendo da una botta di dieci episodi che era extra potente per via dell'assenza di un film di Evil Dead con Bruce Campbell per 20 anni. Una volta che il clamore si stempererà , il pubblico accoglierà con lo stesso calore una seconda stagione? Ash vs Evil Dead stagione 2 molto probabilmente decreterà il successo dello show o lo spezzerà definitivamente, e sto pregando gli dei dell'Horror che sia buona quanto, se non meglio della prima stagione .

Il che conduce a un'ultima domanda sul franchise: vedremo mai un altro film di Evil Dead, o l'attenzione di Sam Raimi sarà per sempre concentrata su altri progetti mentre lo show televisivo crescerà e si evolverà attorno a lui?


Dato il modo in cui le cose stanno andando, non sembra probabile che ci sarà un nuovo film di Evil Dead nell'immediato futuro. Tutto è puntato sul concentrare gli sforzi creativi del team sulla prossima stagione dello show, e non ci son ostate dichiarazioni da Fede Alvarez, il regista del remake, riguardo al fatto se il sequel pianificato si faccia o meno. Al tempo, il remake è stato più che ben accolto, un bagno di sangue ben eseguito era ciò che ci voleva per la serie. I nuovi personaggi erano eccellenti, in special modo la final girl Jane Levy. Comunque, dato il ritorno di successo di Ash, un espensione all'universo di quel film non sembrerebbe ben accolta come avrebbe potuto essere una volta.

Possibilmente, il franchise sarà in grado di trovare vita sul grande schermo ancora una volta in un film crossover che includerà Levy, in accordo con quanto detto da Raimi al San Diego Comicon lo scorso anni. Questa sarebbe più che probabilmente la migliore strada per la serie Quante volte i film verrano cancellati fino a che i fan inizino a irritarsi per via delle storie che a malapena si connettono?

Come abbiamo già stabilito, la continuità semplicemente non è qualcosa che chiunque dovrebbe aspettarsi da qualcosa che coinvolga Ash Williams. In modo simile alla sua vita, le storie in cui è protagonista sembrano essere sparpagliati un po' dappertutto. E questo va bene; stiamo parlando di una serie buffa e pazza che gira attorno a demoni e battutacce. Più pazzia c'è, meglio è. A questo punto, è onestamente un irrilevante cercare di creare una cronologia definitiva. Il franchise è folle. La cronologia è stramba. Forse, penso che nessuno avrebbe potuto predirlo all'epoca, sarebbe dovuto essere così sin dall'inizio.

C'è più che abbastanza materiale per tenerci soddisfatti fino alla nuova stagione, inclusi fumetti, video games, pupazzetti, e adesso la serie televisiva. Dobbiamo gettare tutti i nostri fumetti e le videocassette dell'Armata delle Tenebre? Assolutamente no. Proprio come l'originale universo espanso di Star Wars non è più considerato canonico dalla Disney, non c'è nulla che fermi i fan dal godersi ciò che si sono goduto per gli ultimi 20 anni. Nessuno show televisivo potrà mai cambiare questo.

Non importa quanto groovy possa essere.

TRADUZIONE a CURA di: DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:denofgeek.us

martedì 23 febbraio 2016

La Prova del Tempo: L'Armata delle Tenebre (1992)



Tutti abbiamo alcuni film che amiamo. Film che rispettiamo senza dubbi per via di tradizioni, amore infantile, o perché sono sempre stati dei classici. Comunque, mentre il tempo continua a scorrere, questi classici vi resistono? Continuano a dover essere guardati? Quindi... il punto di questa rubrica è come un film resista  alla Prova del Tempo, se la cosa continua a reggere per il pubblico moderno dell'horror 


                                                           Regista: Sam Raimi
                        Interpreti: Bruce Campbell e altre persone che non sono Bruce Campbell

Non riesco davvero a spiegare il mio amore per la serie de LA CASA (EVIL DEAD). Per circa un decennio ininterrotto, ne ero tipo ossessionato, molto verosimilmente infastidendo a morte tutti i miei amici che forzavo a guardare il film ancora e ancora e ancora. Alla fine ho dovuto metterli da parte per un po' per non far svanire il divertimento, uccidendoli per sempre. Il regista Sam Raimi e l'attore Bruce Campbell hanno negato e suggerito un altro sequel, ma dopo anni - no, decenni di attesa - vi rinunciai. E poi... beh che diamine, Raimi e Bruce hano finalmente resuscitato Ash con la serie TV Ash vs Evil Dead. Quando si dice una lunga attesa.

Comunque, mentre LA CASA è un film meravigliosamente cattivo e oscuro, e il suo sequel essenzialmente aveva un budget più grande per rifare il primo film solo per farlo diventare più bizzarro, penso che sia piuttosto sicuro scommettere che non un singolo fan aveva immaginato dove la 3 parte sarebbe andata a parare. Quindi dopo quasi 25 anni dopo la sua uscita, quale momento perfetto per vedere se il terzo film de LA CASA resiste alla Prova del Tempo.

Sotto esame: L'ARMATA DELLE TENEBRE.

Questa si che è una fotografia drammatica.

Oh…un appunto: se non avete mai visto L'ARMATA DELLE TENEBRE o avete solo visto il montaggio originale andato al cinema (macellato dagli studio), è necessario vedere il directors cut Aggiunge più o meno 15 minuti alla pellicola, concedendo alla storia di avere senso per una volta.

LA STORIA: Dopo che il nostro eroe Ash è sopravvissuto alla sua battaglia contro i deaditi (Evil Dead in originale)(due volte), la sua fortuna non migliora essendo lui trasportano indietro nel tempo nel medioevo. Immediatamente, è catturato e gettato in un pozzo per morte certa. Ash, comunque, non è un pivello Una volta riottenuti la sua motosega e il suo bastone di fuoco, l'uomo è pronto a sconfiggere il male ancora una volta, questa volta conducendo un castello in una massiccia battaglia contro i non morti.

                                            Una nuova scena di Game of Thrones?

CHE COSA RESISTE: Nella serie de LA CASA,  L'ARMATA DELLE TENEBRE rimane il mio preferito perché per molti versi, potrebbe essere il b movie perfetto . La CASA 1 e 2 erano B movie per definizione. Senza alcun budget ($350,000 e $3.5 milioni rispettivamente), e nessuna reale uscita al cinema, dovevano trovare un pubblico attraverso drive-in, VHS, e passaparola.

Ma L'ARMATA DELLE TENEBRE è un raro film degli studio che è effettivamente una pellicola di serie B con un budget decente (costato tra gli 11-13 milioni e rimane l'unico ruolo di Campbell in una produzione maggiore). Io davvero non riesco a immaginare come diavolo Raimi e compagnia persino trovarono i fondi perché l'attrattiva qui non è esattamente universale. Pensateci: Raimi si disfece del punto principale, la loro parte più riconoscibile (la casa) e si trasferirono nel medioevo con castelli e spade in un momento in cui quello era un genere morto e sepolto. Essenzialmente, L'ARMATA DELLE TENEBRE è un film folle dei Tre Marmittoni imbottito di crack in quanto volevano fare un horror slapstick usando un gruppo comico antiquato come ispirazione.

Considerate la scena quando Ash ingoia una versione in miniatura di se stesso solo per veder emergere un duplicato della sua testa dalla sua spalla. Quella scena avrebbe potuto puntare sul puro orrore. Invece, la testa diventa un intero corpo e Ash Buono e Ash Malvagio hanno una resa dei conti, dove l'Ash Malvagio balla qui e li e inizia a sfottere:"sei un bravo ragazzo, sei un bravo ragazzo." L'Ash Buono gli spara in faccia con un fucile a canna doppia, facendolo saltare contro un albero La sua pazzia, mescolando cosi tanti toni e stili che le persone avrebbero potuto pensare che Raimi stesse parodiando il suo stesso film. Ed è f*ttutamente fantastico.

Raddoppia il piacere. (ndt la frase originaria "double the pleasure" era una riferimento a una pubblicità di una gomma da masticare con protagonista due ragazze che recitava "double the pleasure, double the fun"). 

L'ARMATA DELLE TENEBRE inoltre ha alcune delle migliori one-liner mai messe in un film: "erano solo discorsi da letto, baby." "Salve signore dalle strane mutande.""Ehi strega, basta così! "Hail to the king, baby." e, certamente, "Groovy." Ne potrei aggiungere dieci in più ma penso che il punto sia chiaro. Così tanti dannati film cercano di aver successo nel creare frasi argute e orecchiabili . La maggior parte finisce per risultare dozzinale e imbarazzante (sto guardando te, BATMAN & ROBIN). Davvero pochissimi film possono fare centro in continuazione come se fossero i Kansas City Royals.

E non è solo il fantasticamente folle script scritto da Sam e Ivan Raimi. é anche il modo infastidito di Campbell verso ogni cosa. “cosa? Sei cresciuta in una stalla? Chiudi la porta!” la ridicola sicurezza di Ash in ogni situazione, persino quando sa di essere completamente schiacciato, rende il personaggio così adorabile. Sarebbe difficile scegliere la mia scena preferita, ma quando Ash emerge dal pozzo per incontrare il gruppo di idioti che lo guardano con aria scioccata, intimidisce e domina la folla con il più ridicolo discorso mai messo in un film.

                                                           Il male sembra affamato. 

QUELLO CHE NON REGGE: Sarebbe facile buttar giù L'ARMATA DELLE TENEBRE per gli effetti deboli, ma è un film de la serie LA CASA. Non ci si dovrebbe mai aspettare la perfezione. L'unica cosa che davvero non sopporto è l'orribile uso dello split screen, dove Ash sarà anche chiaro ma chiunque altro è schifosamente granuloso. Non è un bel vedere. Potrei inoltre iniziare un reclamo riguardo alla perdita d'identità del franchise. Con i primi due contenuti nel raggio di un miglio dalla casa, questi film sono claustrofobici e raccolti. L'ARMATA DELLE TENEBRE è tutto tranne che questo.

Di nuovo, do credito a Raimi e Campbell per non aver semplicemente ripetuto la stessa idea. Rendere le cose più pazze che mai e gettar via ogni e tutte le aspettative. Perché no?

                                                  Ash Malvagio sembra malintenzionato. 

IL VERDETTO:  L'ARMATA DELLE TENEBRE sarà anche stato un flop al botteghino con circa 11 milioni (il che è il motivo per cui non abbiamo mai avuto un seguito), ma fortunatamente, i fan l'hanno scoperto, facendolo diventare il perfetto film cult è ancora spassosamente folle come sempre.

E molto similmente come STAR TREK, il franchise ha una leale seguito di fan che è il motivo per cui 20 anni dopo l'ultimo film, i responsabili originali si sono finalmente riuniti per un alto giro di follia. Invece di 90 minuti, ci beccheremo 300 minuti, e ne avremo ancora dopo quello (in quanto la seconda stagione ha già avuto luce verde). Sceglierei quello rispetto a un film ogni giorno.


TRADUZIONE a CURA di:DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE: joblo.com/

mercoledì 23 ottobre 2013

Mortacci Nostri: Splatters - gli schizzacervelli




La Trama
Il giovane Lionel (Timothy Balme), ragazzo chiuso e immaturo, vive con la tirannica madre (Elizabeth Moody).
Il prode Lionel
A salvarlo da sua madre arriverà Paquita (Diane Penalver), cassiera di una botteguccia convinta che Lionel sia il cavaliere visto nei tarocchi da sua nonna sensitiva.
Mentre segue di nascosto Paquita e Lionel, la madre di quest'ultimo verrà morsa da una scimmia ratto, portatrice di una terribile maledizione.
Dopo poco la madre di Lionel si trasformerà in un voracissimo zombie e inizierà a spargere il morbo. Toccherà al timido e insicuro Lionel fermare quest'invasione, in un crescendo di sangue e assurdità.




Il regista
un giovine Peter Jackson sul set
Peter Jackson è noto al grande pubblico per la grandiosa trasposizione su grande schermo della trilogia fantasy de Il Signore degli Anelli. Il fantastico insieme all'orrore sono generi a cui il regista è stato sempre legato, fin dall'inizio della sua carriera. L'esordio di Jackson, Bad Taste, è un tripudio di splatter e umorismo demenziale. Jackson s'inserisce in quel filone horror che mescola splatter e slapstick, filone iniziato da Sam Raimi con La Casa 2. La vena umoristica viene a galla anche con il film successivo, Meet the Feebles, una versione dei Muppets irriverente e politicamente scorretta. Lo splatter ritorna con il film seguente, Splatters – gli schizzacervelli in cui Jackson non si pone alcun freno e il film è un trionfo di umorismo demenziale ed effetti splatter. Con Creature del Cielo il regista coglie di sorpreso tutti coloro che si aspettavano un altro capolavoro dell'eccesso: storia drammatica dell'amicizia fra due ragazze, Creature del Cielo è un film immaginifico, delicato e crudo allo stesso tempo. Jackson successivamente tenta un genere nuovo, il mockumentary cioè il finto documentario con Forgotten Silver, storia (fittizia) del pioniere cinematografico neozeolandese Colin McKenzie. In Sospesi nel tempo, Jackson rimescola di nuovo le carte immergendo lo spettatore in una vicenda grottesca a base di spettri, truffatori e tirando in ballo persino la triste mietitrice in "persona". Il regista neozelandese, vistosi rifiutato il progetto per un remake di King kong, suo film preferito fin dall'infanzia, propone agli studios l'adattamento di un altra delle sue passioni di gioventù, Il Signore degli Anelli. La trilogia fantasy ha un successo strepitoso e permette al regista, finora considerato di culto entro una nicchia di appassionati, di essere conosciuto dal grande pubblico. Con il successo del Signore degli Anelli arriva anche la possibilità per Jackson di realizzare il suo vecchio sogno, dirigere un remake di King Kong. Il sogno si concretizza e King kong approda sugli schermi cinematografici di tutto il mondo riscuotendo un enorme successo.
Jackson, che ha abituato i suoi fan a continui cambiamenti di tono e di registro da un film all'altro, fa seguire all'opulento e roboante King Kong un film quasi intimista, Amabili Resti, storia di una ragazzina assassinata che da un limbo segue le vicende della sua famiglia e del suo assassino.
Dopo questo film Jackson ritorna nei luoghi che lo hanno reso celebre in tutto il mondo e dirige Lo Hobbit, primo film di una nuova trilogia fantasy che funge da prequel per il Signore degli Anelli.


Il Cast
Timothy Balme è perfetto nell'interpretare l'impacciato Lionel, a tratti sembra quasi un cartoon grazie a un volto molto espressivo e a una recitazione molto caricata. Esilarante la sequenza in cui Lionel porta a spasso nel parco il bimbo Zombie. Elizabeth Coosgrove è davvero in parte, sia quando si tratta di ritrarre la dispotica madre mentre è in vita sia quando è sepolta sotto strati e strati di trucco quando interpreta la sua versione zombie. Diane Penalver è il perfetto contraltare di Balme, un cartoon dalla recitazione caricata. La palma del personaggio migliore però va a Stuart Devenie che con il suo Padre McGruder alias il Ninja di Dio è irresistibile nella scena notturna al cimitero, complice anche il doppiaggio italiano. Il tono generale della recitazione è sopra le righe, per dare un effetto comico e per rendere meno impressionante lo splatter.


Paquita pronuncia una delle battute cult del film
...e Quindi?
Splatter- gli schizzacervelli (meraviglioso il sottotitolo italiano) è un film che non può mancare nella videoteca di chiunque si definisca fan dell'Horror.
La miscela di splatter e commedia demenziale, che Raimi creò, raggiunge qui vette inarrivabili. Jackson avrebbe potuto essere uno dei tanti emuli di Raimi ma grazie al suo umorismo e alla sua capacità di osare è riuscito a ritagliarsi un posto d'onore nell'immaginario degli appassionati dell'Orrore. Un film da vedere e rivedere!


Grado di Splatterosità
Estremo: teste mozzate, gente fatta a pezzi dal tagliaerba, zombie semidecapitati.


Causa del contagio
L'orrenda scimmia ratto di Skull Island allo zoo
La scimmia ratto in tutto il suo splendore
Livello di stupidità dei sopravvissuti
Molto alto.
L'unico ad accorgersi che ci sono dei morti viventi in giro è Lionel mentre il resto dei personaggi se ne accorge solo quando è troppo tardi.
Discorso a parte merita Padre McGruder che quando vede gli zombie invece di fuggire terrorizzato li affronta a suon di arti marziali proclamandosi il Ninja di Dio.


Il ninja di Dio!
Zombie lenti o centometristi?
Lenti ma piuttosto vivaci.


Morticino 
Il corto a tema zombesco che accompagna Splatters è un frullato di Western, zombie movie, umorismo e animazione con i pupazzi.
It Came from the West è un gioiellino folle di 17 minuti in cui un ragazzino maltrattato da tutti si troverà a fronteggiare un invasione di morti viventi scatenata da uno sciamano desideroso di vendetta.
Questo corto è opera del danese Tor Fruergaard, all'epoca studente presso la Danish Filmschool.




giovedì 2 maggio 2013

Darkman di Sam Raimi


                                              Darkman, l'oscuro eroe dai mille volti 



La Trama
Il dottor Peyton Westlake (Liam Neeson) sta cercando disperatamente di mettere a punto il progetto della sua vita, una pelle sintetica indistinguibilie da quella reale, arrivando a un passo dal realizzarlo ma la pelle pur essendo perfetta ha un fatale difetto: dopo 99 minuti si dissolve nel nulla e l'unica cosa che la fa durare di più è l'oscurità. La fidanzata di Peyton, Julie (Frances McDormand) è una giornalista che sta indagando su di un imprenditore in odor di corruzione e questo mette in agitazione i criminali che lavorano con lui. Per dissuadere Julie dal continuare le sue indagini, i criminali, capeggiati dallo spietato Durant (Larry Drake), fanno irruzione nel laboratorio di Peyton, uccidendone l'assistente, riducendo in fin di vita Peyton e facendo saltare in aria il laboratorio. Lo scienziato, creduto morto da Durant, si risveglia in ospedale ma non è più lo stesso: un intervento chirurgico sui suoi nervi che gli ha donato una sovrumana resistenza al dolore e lo ha reso insensibile alle sensazioni e il volto sfigurato lo hanno reso folle di rabbia. Fuggito dall'ospedale Peyton riorganizza il suo laboratorio e si lancia in una tremenda e mefistofelica vendetta nei confronti di chi gli ha rovinato la vita, trasformandosi nell'inafferrabile giustiziere Darkman.

Sam Raimi e Liam Neeson sul set

Il Regista
Sam Raimi è uno di quei registi che non avrebbe bisogno di presentazioni ma la farò comunque per i più distratti.
Raimi esordisce al cinema nel 1981 con un film che sarebbe diventato un cult, La Casa.
Una miscela di effetti caserecci, ritmo indiavolato che Raimi porta avanti con una regia innovativa e inconfondibile.
Il film oltre a lanciare il nome di Raimi funge da trampolino di lancio anche per Bruce Campbell.
Dopo una commedia folle e surreale, i due criminali più pazzi del mondo, Raimi ritorna al film che gli ha dato notorietà firmandone il sequel, La Casa 2, il film in cui viene rivelato compiutamente tutto il suo talento. Mentre il primo capitolo era incentrato sullo splatter e sull'elemento d'orrore puro questo seguito vira decisamente su di una commistione tra horror e comicità slapstick e questo si giova di un Campbell mattatore indiscusso e irresistibile, una sorta di cartoon folle e sanguinario. Lo stile registico di Raimi si arricchisce e diviene un esperienza sconvolgente per lo spettatore, come un giro sulle montagne russe.

La Casa 2
Raimi aveva concepito questo film e il suo sequel, l'Armata delle Tenebre come un unico film e dopo la Casa 2 avrebbe voluto subito metterlo in cantiere ma il fato decise diversamente. Raimi avrebbe voluto ottenere i diritti per l'eroe pulp "The Shadow" ma non riuscendo ad acquistarli dovette crearsi il proprio supereroe da zero ed è così che nacque Darkman.
A giudicare dall'ottimo risultato forse bisogna esser grati che Raimi non sia riuscito ad acquistare i diritti. Il discreto successo di Darkman concesse la fiducia dei produttori a Raimi che così potè girare il suo capolavoro, l'Armata delle Tenebre, un film di culto.
Con l'Armata delle Tenebre Raimi realizza un film totale, una pellicola personalissima e inimitabile, in cui è riversato tutto l'amore del regista per il cinema fantastico. Anche Bruce Campbell qui raggiunge il suo apice recitativo, interpretando sia il prode e stupidissimo Ash Williams che il suo oscuro antagonista, una versione demoniaca dello stesso Ash.

L'Armata delle Tenebre
Negli anni 90 Raimi si discosta dal fantastico e dall'horror  e viene contattato da Sharon Stone per girare un atipico Western, Pronti a Morire in cui traspose il suo stile personale con omaggi a Sergio Leone scontentando i fan del western classico. Si mantiene lontano dai generi praticati per girare un noir e una commedia romantica: il buonissimo Soldi sporchi e il fiacco Gioco d'amore in cui Raimi appare irriconoscibile.
Nel 2000 Raimi realizza un buon thriller con venature horror, The Gift - Il dono che passa un po' inosservato.   
Il nome di Raimi sembrerebbe destinato a scomparire dall'immaginario collettivo ma dopo esser passato di mano in mano arriva sulla scrivania del Regista de la Casa un progetto destinato a rilanciarlo, Spiderman.
Raimi, fan del personaggio, realizza un buon film che riesce a mediare tra le necessità di un blockbuster e la sua vena autoriale. Il suo Spiderman è un film classico in cui il regista riesce a inserire alcuni tocchi d'orrore e alcune sequenze da antologia (è d'obbligo citare la carrellata finale all'indietro verso l'alto che ricorda quella analoga nel finale di Quarto Potere). Il buon risultato al botteghino permette a Raimi di realizzare Spiderman 2 e qui al regista viene data la possibilità di esprimersi al meglio. Il secondo film dedicato all'Uomo Ragno è un vero e proprio gioiellino nel suo genere: diretto con maestria, ben scritto, toccante, con personaggi ottimamente caratterizzati e un antagonista affascinante e a tutto tondo che avrebbe meritato una pellicola tutta per se, interpretato da un magnifico Alfred Molina. Se nel primo l'orrore era solo accennato, qui Raimi spinge sul pedale dell'Horror, basti ricordare la sequenza della "nascita" del dottor Octopus  che non avrebbe sfigurato in uno degli episodi de La Casa. Il film meritatamente sbanca ai botteghini ma con il capitolo successivo l'idillio viene spezzato.

Il Dottor Octopus


Spiderman 3 è uno dei film peggiori di Raimi, a causa sopratutto di scelte imposte dai produttori.
Raimi avrebbe voluto come antagonista il solo Uomo Sabbia e dedicare il successivo eventuale capitolo al personaggio di Harry Osborn ma i produttori non concordarono e imposero questi e Venom. Difatti si nota che la parte più approfondita e curata è proprio quella dell'Uomo Sabbia.
Il film è confuso e risulta discontinuo ma pur essendo lontano anni luce dal secondo non è quel disastro assoluto di cui si legge in giro.
Quello che per un altro regista sarebbe stata una condanna per Raimi diventa l'occasione per un ulteriore rinascita, che arriva nel 2009 con Drag me to Hell.
Qui Raimi è senza freni e filma una delle critiche più feroci alle derive del capitalismo, la storia di un ambiziosa impiegata di banca che incorre in una tremenda maledizione a causa di una proroga rifiutata a un anziana sinistra signora. Con Drag me to Hell, Raimi fa ulteriori passi avanti nella tecnica registica mettendo 
in scena sequenze dirette in maniera inconfondibile.
Il successo di questo film gli riapre le porte degli studios e gli viene affidato Il Grande e potente Oz.
Di cui si parlerà più in là in un altro articolo.


Il Cast
Nei panni (e nelle bende) del tormentato Darkman troviamo un semisconosciuto (per l'epoca) Liam Neeson. L'attore si trova un po' spaesato in questo ruolo ma va precisato che il personaggio era stato scritto per Bruce Campbell, attore feticcio di Raimi, dotato di un espressività e di una mimica molto superiori a quelle del pur bravo Neeson. Difatti questo salta all'occhio durante le violente crisi di Peyton/Darkman che quelle scene erano state concepite per essere interpretate da Campbell, scene che a tratti ricordano quelle che lo videro protagonista ne la Casa 2. Detto questo, Neeson, seppure imposto dal produttore, svolge comunque un buon lavoro donando a Darkman una sfumatura dolente e malinconica. Frances McDormand ricopre efficacemente il ruolo della "damigella in pericolo", ruolo che per certi versi si palesa come tale solo nel finale in quanto durante lo svolgimento il suo personaggio si dimostra il vero motore dell'azione. L'antagonista di Darkman viene scelto l'attore Larry Drake, un po' bolso a dire il vero ma con la faccia giusta per un cattivo.

Scene Cult
La "trasformazione" di Peyton in Darkman; le crisi del protagonista e lo splendido finale.

Personaggi Cult
Darkman, tenebroso antieroe capace di assumere l'aspetto di chiunque. 

...e Quindi?
Raimi realizza con Darkman uno dei migliori film di supereroi mai realizzato con un protagonista che entra di diritto nella galleria dei personaggi indimenticabili. Darkman, non è un film perfetto comunque soffre di alcune sviste (si veda la scena della fuga dall'ospedale) e di un attore protagonista a volte un po' fuori posto. Darkman ha un ritmo molto inusuale con un inizio a mille e poi man mano rallenta a voler coinvolgere lo spettatore nella discesa nella follia del protagonista fino alla parte terminale in cui sale di nuovo fino a culminare nello struggente e inaspettato finale.
Darkman è anche una riflessione sul cinema e sui suoi limiti, non a caso la pelle sintetica ha una durata di 99 minuti se esposta alla luce e può durare illimitatamente solo al buio.

Sapevatelo
Il personaggio ha continuato la sua "vita" in due sequel per il mercato dell'home video e ha chiuso il cerchio vedendosi assegnata una serie a fumetti (che ha avuto un cross-over con l'altra creatura di Raimi che ha ottenuto un suo fumetto, L'Armata delle tenebre)


Le ultime Parole famose
"Io sono tutti gli uomini e nessuno. Sono dappertutto e in nessun luogo. Io sono Darkman"
Darkman

Darkman si allontana nella folla


Trailer