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venerdì 18 marzo 2016

Questi cinque sottogeneri Horror sono clinicamente MORTI?


di WITNEY SEIBOLD

La recente uscita di PARANORMAL ACTIVITY: THE GHOST DIMENSION ha causato molte riflessioni online e conversazioni casuali relative al genere riguardo l'attuale presenza culturale del sottogenere dei "found-footage" di film horror. Alcune persone hanno detto che il genere vada ancora forte, e continuerà ad andare forte nell'immediato futuro. Altri hanno sostenuto che il found-footage sia già scaduto dal reame del "sottogenere" e alla fine verrà usato come stile narrativo. Qui c'è un film, di qualsiasi genere, che è messo in scena come se fosse stato filmato da uno dei personaggi del film. Questo è lo scenario più probabile, e continuerà fino a che i registi non si saranno stufati di questa estetica. E poi ci sono le persone che dichiarano che il found-footage sia morto, e che il picco della sua rilevanza culturale sia già alle nostre spalle da un bel po'.

Non sono sicuro di quale di queste dichiarazioni sia la più accurata,  ma posso dire che ognuna di esse è possibile. Alcuni sotto generi sembrano continuare indefinitamente (questo sembra essere certamente il caso dello tsunami spazzatutto dei supereroi). Alcuni sono ripiegati nello stile di altri sottogeneri, e - si, succede - alcuni sottogeneri semplicemente muoiono.

Nessun genere principale ha più categorie dell'Horror. L'Horror è, come molti hanno osservato, una tassonomia cinematografica che è rimasta costante attraverso la storia del medium, così ha senso che l'horror sia il genitore orgoglioso di così tanti bambini morti mutati. L'Horror, essendo una categoria basata sulla paura, riflette le nostre ansie culturali. Ogni qual volta abbiamo una nuova paura culturale, l'horror si farà avanti per testare un nuovo sottogenere. A volte  le paure - e di conseguenza i sottogeneri - hanno vita breve. Alcuni muoiono, solo per ritornare in una nuova forma. Molti semplicemente spariscono in un flebile rumore di fondo, ancora riconosciuti da critici e fan, ma non più fatti o consumati con una qualsivoglia sorta di attività fervente.

Esplorare i sottogeneri defunti non è solo uno spasso per l'intraprendente fan dell'horror, ma può fornire all'aspirante sociologo una fertile esplorazione dell'immediata storia della cultura. Ci sono dozzine di sottogeneri tra cui scegliere, ma qui ci abbiamo scelto 5 notevoli sottogeneri horror che sono scomparsi dall'attenzione del pubblico, e riflettono tendenze e paure che non sono più importanti per noi.


1. Satanic Panic

Non sono un antropologo abbastanza scaltro da tracciare l'origine del Satanic Panic, ma so che, grazie a film come ROSEMARY BABY e L'ESORCISTA, per non menzionare le dozzine di imitazioni che questi due film giustificarono, America ha un timore legittimo che il Diavolo invada i sobborghi.

Forse c'è stato una qualche sorta di cambio religioso in America che io non so definire (una leggera contrazione del Cattolicesimo integralista? Un'ascesa dell'ateismo? Chi può dirlo?), ma Satana (e/o i suoi discepoli terreni) improvvisamente diventarono una minaccia concreta nella vita delle persone. Improvvisamente, c'erano nuove storie e pettegolezzi di culti Satanici che si andavano formando nelle aree metropolitane, e storie di agnelli sacrificali rapiti iniziarono a diffondersi. Improvvisamente, grazie a questa paura - e ai film che aveva creato - la società si guardava le spalle da culti demoniaci e ragazzine possedute. Quando avvennero gli omicidi di Manson nel 1969, semplicemente consolidarono la paura. Ogni singola ragazzina bianca poteva essere adesso un recipiente da possedere per qualsiasi Pazuzuu che decidesse di saltellare nel suo corpo.

Il sottogenere Satanic Panic iniziò nei tardi anni 60, e continuò fino ai primi anni 80, dove appassì sullo sfondo. Di quando in quando ancora ritorna (L'ESORCISMO DI EMILY ROSE, THE LAST EXORCISM - LIBERACI DAL MALE, STIAMO PER EVOCARE ‘L'ESORCISTA,’ DIAMINE), ma il panico è scomparso.


2. Italian Cannibals

Il vomitoso film a tema cannibalistico di Eli Roth THE GREEN INFERNO è così pedissequamente devoto al sottogenere defunto di film horror che si è effettivamente disturbato a includere una bibliografia delle sue dirette influenze nei titoli di coda . I Cannibali furono materiale scottante per una manciata di anni nei tardi anni 70 e nei primi anni 80, specialmente in Italia dove film come CANNIBAL HOLOCAUST e CANNIBAL FEROX stavano facendo perdere la testa (e rivoltare stomaci).

Molti di questi film di cannibali sono, a esser franchi, terribili. Persino un classico come CANNIBAL HOLOCAUST – di sicuro un film horror indispensabile e importante – funziona meno come film emozionante e più come uno show per freak ti-sfido-a-guardarlo. Il brivido di questi film è 100% viscerale e 0% emotivo. Sono fatti per disgustarti, e questo è tutto. I film di Cannibali, in caso non ne abbiate visto uno, tendono a buttare un gruppo di cittadini bianchi in mezzo a una remota tribù di brutali selvaggi che procede a torturarli e a mangiarli...quindi fine. IL brivido viene dal guardare delle persone che vengono fatte a pezzi fisicamente. Solo i più cinici adolescenti o le più nere delle anime possono guardare questi film e ottenere una qualche sorta di edificazione emotiva.

Ma, proprio perché erano così scioccanti, erano un grande affare, e l'estrema forma di film Italian Cannibal continuò a ritmo notevole per molti anni. Penso che il genere si ritrasse quando realizzarono che ci sono solo un numero limitato di modi in cui puoi filmare una persona che viene mangiata nella giungla dai selvaggi.


3. Mostri Romantici

Il sottogenere dei mostri romantici è in realtà uno che ha persistito durante l'intera storia del cinema, e ancora vediamo apparire vampiri seduttori e assassini tutto il tempo. Ma c'è stato un (davvero) breve periodo in cui i mostri romantici sembravano essere tutto ciò che c'era. Mi sto riferendo direttamente, ovviamente, al fenomeno TWILIGHT.

L'ultimo film di TWILIGHT fu rilasciato recentemente nel 2012, ma il fenomeno grossomodo morì in quel momento. Non riesco a pensare a nessuna serie di film che sia tanto odiata - e, ironicamente, tanto popolare - quanto TWILIGHT, e tutti i pezzi critici sul film tendono a riguardare quando scandenti siano i film (e i libri), e quanto gli altri film di vampiri siano migliori. Dite ciò che volete sui film, ma chiaramente hanno intercettato qualcosa che la nostra cultura era vogliosa di consumare.  Penso che l'amore dolente tra una creatura immortale e un'umana mortale aggiunga una visione da fiaba per adolescenti tormentati a un cliché dell'horror vecchio secoli. Se io fossi una 12, potrei innamorarmi anche io di questi film.

TWILIGHT ispirò film come IL RISVEGLIO DEI LICANTROPI (Lupi mannari romantici), e fu certamente parte del ciclo che incluse LASCIAMI ENTRARE (ancora vampiri), LA SPOSA CADAVERE (donna morta), MIDNIGHT SON (ancora vampiri), WARM BODIES (zombie), e, non so, VAMPIRE ACADEMY (ancora vampiri).


4. J-Horror

Ovviamente, il Giappone ha realizzato film dell'horror da quando si realizzano film, e riferirsi alla cinematografia di una nazione come a un "Sottogenere" è pericolosamente riduttivo. Ma il termine “J-horror” non si riferisce a tutti i film horror giapponesi lungo la Storia; si riferisce a un tipo molto specifico di film horror giapponese che invase l'America nella prima metà degli anni 2000 Questi film J-horror erano tutti simili: includevano fantasmi vendicativi (di solito di bambini), fotografia fumosa, e la nozione che è la persona a essere infestata, e non la casa in cui vive. Il messaggio di molti dei J-horror sembrava essere che se disgraziatamente gironzoli nel campo visivo di un fantasma, sei essenzialmente fottuto.

I film horror giapponesi di questa epoca erano come scarafaggi: non potevi aprire una credenza senza vederne una dozzina che ti corressero incontro. Film come PULSE, THE RING, THE EYE, THE GRUDGE, CHIAMATA SENZA RISPOSTA, DARK WATER, MAREBITO, THE RING 2, THE RING ZERO, ecc. ecc. ecc. stavano apparendo in cinema d'essai e in videonoleggi (i servizi di streaming possono essere chiamati "videonoleggi," giusto?) con allarmante frequenza.

Oh si, e quasi tutti questi film che ho elencato? Vennero rifatti in Inglese, a volte dai registi giapponesi originari. Questa cosa del J-horror era fuori controllo. Penso che crebbe troppo e troppo velocemente, e il pubblico americano perse il suo appetito per le storie giapponesi di fantasmi.


5. Torture Porn

So di molti critici e fan che obbiettano la definizione di "torture porn," ma, che piaccia o meno, ha fatto breccia.  Torture porn, un altro tratto distintivo dei primi anni 2000, era un sottogenere di film che, come i film di cannibali più su nella lista, erano meno sulla paura, e più concentrati su una reazione viscerale. Culturalmente, può essere detto che la nazione si interessò nella tortura quando fu rivelato - nel mondo post 9/11 - che il governo Americano stava torturando prigionieri di guerra come se fosse una cosa naturale. I nostri film horror iniziarono a riflettere quella fissazione, e improvvisamente, erano tutti riguardo gente bianca innocente che veniva rapita e tormentate senza alcun motivo.

Pellicole come i sette film di SAW, WOLF CREEK, CHAOS, HOSTEL, CAPTIVITY, e numerosi altri da voltastomaco furono incentrati sulla mutilazione del corpo. Assistemmo, guardammo per vedere quanto dolore potesse sopportare una persona senza morire. La Morte non era più la mossa finale per i film dell'orrore - adesso era il dolore. Dolore e nichilismo. Non c'è nessuna fine logica alla tortura; il dolore è il fine stesso.

L'appellativo "porn" fu aggiunto quando i critici realizzarono che questi film stavano usando il corpo umano nello stesso modo in cui fa la pornografia: come uno studio biologico su quali estremi potesse reggere. La morte era "la scena clou." Si presumeva che qualcuno, da qualche parte, si stesse masturbando su questo estremo spargimento di sangue, e "torture porn" divenne il termine. Sempre stato tenuto in bassa considerazione, questo sottogenere...quindi scomparve piuttosto in fretta.

TRADUZIONE a CURA di:DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:blumhouse.com

domenica 5 aprile 2015

Perché Session 9 è uno dei film horror più intelligenti degli ultimi 15 anni


Di Nat Brehemer

Difficile credere che Session 9 di Brad Anderson abbia quasi quindici anni. Molti degli horror che sono stati realizzati nella stessa epoca non hanno resistito alla prova del tempo, ma questo ce l'ha fatta ed è facile capire il perché. è uno dei film più d'atmosfera, più destabilizzanti psicologicamente mai realizzati. è facile,per certi versi, rappresentare la sensazione di una casa stregata sullo schermo. Ciò che è più difficile è ricreare la sensazione di un posto che non è stregato, un posto che ti faccia accapponare la pelle in un modo che non riesci a spiegarti per ragioni che non riesci a capire. Questo è il tipo di cose che Session 9 intendeva sfruttare, e lo fa meravigliosamente.

In termini di spaventi, Session 9 è pari all'Esorcista. La differenza è che questo film non ci da quasi nulla su cui lavorare. C'è una vaga atmosfera sovrannaturale, ma non succede nulla di soprannaturale, almeno nulla in senso più stretto. Come ho detto, questo non è un film su di una casa stregata. Invece, parla di un piccolo gruppo di persone in un luogo isolato che—mentre appare enorme dall'esterno — è decisamente claustrofobico. Queste persone non sono intrappolate con una forza ultraterrena, o dai fantasmi degli ex pazienti dell'ospedale. Sono intrappolati con se stessi e, alla fine, questo si dimostra essere molto più spaventoso.

Essendo un progetto basato sui personaggi, gli attori e il casting sono molto importanti, ma tutti riescono a portare a termine il lavoro facilmente. David Caruso sembra essere la nostra voce della ragione all'inizio ma rapidamente arriviamo a capire che è uno dei più squilibrati del gruppo

In un certo senso, comunque, l'istituto è infestato dai fantasmi degli ex pazienti. Non appaiono in senso paranormale, bensì attraverso registrazioni d'archivio scoperte da Mike, quello del team che ha lasciato la facoltà di legge che si considera un esperto del manicomio. Queste registrazioni sono probabilmente la parte più inquietante dell'intero film , persino più spaventose dei veri e propri omicidi che sono lì  —più che altro—semplicemente per aggiungere peso alla storia. Queste registrazioni consistono di una serie di sessioni con una paziente di nome Mary, che soffre di disturbo dissociativo dell'identità . Non abbiamo ne flashback, ne elementi visivi, solo l'audio delle interviste con Mary e le altre sue personalità.

Questo è un lavoro coraggioso e magistrale, mostrando davvero quanto poco serva per creare una paura genuina quando si sa cosa si sta facendo. Mike scorre attraverso ogni sessione ossessivamente, naturalmente in un crescendo fino alla sessione 9, in cui il dottore parla con la personalità più privata di Mary, Simon. Mentre all'inizio non conosciamo i dettagli di ciò che Mary ha fatto, viene rivelato che ha pugnalato a morte suo fratello ed era la personalità Simon che ha commesso l'omicidio o convinse Mary a farlo. 

Come in molti ottime opere d'arte, c'è molto spazio lasciato all'interpretazione in Session 9. Si potrebbe, suppongo, obbiettare che c'è un vago elemento soprannaturale nel film. La Presenza Simon che ha indotto Mary a uccidere  potrebbe essere ancora nel manicomio, potrebbe stare inducendo Gordon a uccidere il suo gruppo uno a uno. Penso, però, che vada un po' più in profondità, il che è appropriato. Ovviamente, non sto dicendo che i film sulle Possessioni non possano essere brillanti . Ma Session 9 è intelligente nell'evitare le tipiche trappole della possessione e concentrarsi invece sull'elemento psicologico, specialmente per un film che —data l'ambientazione—avrebbe potuto ricadere nel generico molto facilmente. Invece di essere una presenza vera e propria, Simon potrebbe semplicemente rappresentare il piccolo frammento di malvagità che risiede in ognuno. Gordon, l'assassino, è la persona più stabile all'inizio del film. Naturalmente, quell'apparenza inganna e la sua calma apparente si frantuma sempre più, rivelando la caotica personalità sottostante.

Ognuna delle personalità di Mary vive in una differente parte del suo corpo, stando a quando dice. Loro vivono dietro i suoi occhi, o dietro la sua lingua. Quando alla fine Simon parla, il dottore gli chiede dove vive e la sua risposta è “Io vivo nei deboli e negli umiliati". Queste sono le ultime parole del film e mentre potrebbero apparire anti climatiche, la risposta in effetti  riassume ciò di cui parla il film. Simon è l'oscurità all'interno di tutto, ma questo particolare tipo di oscurità —persino in maniera strettamente psicologica— corrode i vulnerabili e i disperati. è successa con la povera, confusa Mary ed è successo a Gordon, che si stava sbriciolando sotto lo stress del suo matrimonio e della paternità quando compare il suo personale Simon

Session 9 è un film eccezionalmente intelligente e non meraviglia che continui a funzionare bene dopo quasi quindici anni . Si tratta di un film potente, che infesta nel vero senso della parola, mettendo in mostra brillantemente che cosa l'orrore psicologico può conseguire al suo meglio.


TRADUZIONE DI: DAVIDE SCHIANO di COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:wickedhorror.com