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lunedì 18 aprile 2016

La lunga evoluzione dei film di Vampiri (E perché non c'è niente di cui preoccuparsi al riguardo)

di Nat Brehmer

Non abbiamo molti film di vampiri di questi tempi. E questo è un peccato. Non è come se siano scomparsi, non lo fanno mai. Ma tutto nel genere horror si muove in cicli. Sembra come se solo un sotto genere possa sempre essere popolare in un dato momento. Questo è assolutamente vero per i vampiri, che sono stati in giro tanto quanto se non più a lungo di ogni altro mostro nella fiction. Si nutrono della parola scritta, con leggende radicate nella storia di ogni singola cultura sulla terra.

E il vampiro, per come lo conoscevamo, è una cosa davvero diversa dal vampiro come noi lo conosciamo adesso.  Le persone amano incolpare Twilight, persino adesso che quella smania è definitivamente passata.  Amano dire che Stephanie Meyer ha tolto i canini ai vampiri rendendoli teenager, incanalando il loro stato d'essere soprannaturale in ansie, portandoli alla luce del sole e facendoli scintillare. Ma le cose si sono mosse in quella direzione per lungo tempo. Tutto ciò che è successo ai vampiri durante gli anni è stata una progressione molto naturale.

Risalendo alla letteratura inglese, i vampiri erano praticamente storie di fantasmi. Non c'era molta differenza. Erano un'idea vecchia persino allora, e rappresentavano storie orripilanti di morti che ritornavano in vita per tormentare e nutrirsi dei vivi. Il primo tentativo letterario di portarli nell'era moderna fu in realtà Dracula. È sorprendente, lo so, perché Dracula è ciò che spesso a cui pensiamo come alla tradizionale storia di vampiri arcaica.  Ma Stoker fece un sacco di ricerche, traendo dalla fiction che era venuta prima di lui come Carmilla e Varney il Vampiro. L'ambientazione gotica delle nebbiose montagne dei Carpazi, il decrepito, oscuro castello del Conte, queste cose erano tutte associate piuttosto bene con i vampiri persino allora. Ma le persone tendono a dimenticare, o semplicemente forse non sanno, che Dracula è ambientato in Transilvania soltanto per i primi quattro capitoli.


Dopo di ciò, sposta l'azione in Inghilterra e diventa un tomo molto moderno, persino infuso di fantascienza in qualche modo. Fu pubblicato due anni prima dell'arrivo del ventesimo secolo e sembra piuttosto consapevole di questo fatto. Dal Dr. Seward, a Van Helsing, a Mina, questi personaggi usano tutte le moderne tecnologie a loro disposizione - persino alcune di cui si era solo teorizzato al tempo - per cacciare questo vampiro.

Ovviamente, il successo di Dracula lanciò i vampiri nel mainstream. Il libro non fu un successo immediato, ma si costruì un pubblico con il passare del tempo, portando a molti adattamenti sul palcoscenico e ovviamente a un film alla fine. Il primo di questi - un adattamento non ufficiale perché non ottenne i diritti - fu Nosferatu. Quel film davvero mostra semplicemente quanto i vampiri siano cambiati nell'arco di circa un secolo. Non c'è niente di attraente, seducente o simpatetico riguardo quella creatura. In quel modo, è davvero molto vicino al vampiro sinistro del libro.

Su pellicola, il primo tentativo di rendere romantico il vampiro avvenne nella campagna pubblicitaria della Universal per la classica versione di Dracula del 1931. Fu venduta come "la storia d'amore più strana mai raccontata" ma in realtà era tutto fuorché quello. Dracula non è più romantico in quel film di quanto lo fosse in Nosferatu, persino anche se non aveva l'aspetto di un pallido mostro ratto questa volta. Lugosi scambia a mala pena un dialogo con la Mina di Helen Chandler e lei non esprime nessun interesse per lui, assolutamente.


Comunque, quello fu il momento in cui le persone iniziarono ad apprendere l'idea che il vampiro potesse essere in qualche modo una figura romantica. Universal lanciò molti sequel di Dracula lungo gli anni 30 e 40, con Lugosi alla fine rimpiazzato da John Carradine. La popolarità dei mostri classici iniziò a declinare nei tardi anni 40 e in pieni anni 50, non c'era in giro nessun vampiro. Se c'erano delle storie di vampiri, sarebbero state in forma di fumetto come Tales from the Crypt e Vault of Horror, ma gli schermi negli anni 50 erano completamente dominati dalla fantascienza.

Non fecero ritorno fino alla fine di quel decennio con Dracula il Vampiro della Hammer. Direi che l'era dei vampiri della Hammer fu il loro periodo di maggior successo nei film.  Li definì per lungo tempo. Lungo gli anni 60 e nei primi anni 70, i film di vampiri andavano proprio alla grande. Il Conte di Christopher Lee era molto diverso da quello di Lugosi. Per quanto le persone fossero catturate dall'interpretazione di Lugosi, non l'avete mai visto fare alcunché. Non l'avete mai visto mordere nessuno. Diavolo, Lugosi non aveva nemmeno le zanne.


Il Dracula di Christopher Lee con gli occhi rossi fiammeggianti e il sangue che gocciolava dalle sue zanne è un immagine davvero diversa. Poteva essere freddo e autoritario un momento e un mostro ringhioso il momento successivo. Io penso, personalmente, che c'è una ragione che lui abbia finito per interpretare il vampiro sullo schermo più volte rispetto a ogni altro attore. La sua versione definì il vampiro cinematografico per una generazione, ed era semplicemente indimenticabile.

Mentre il concetto era stato suggerito in passato, il primo importante vampiro riluttante fece la sua apparizione sul piccolo schermo nella soap opera Dark Shadows. Barnabas Collins venne introdotto come un vampiro piuttosto standard mischiato con una lunga storia con la famiglia Collins, ma divenne un personaggio più complesso nel tempo e aveva bisogno di più cose da fare. Finì per essere il primo vampiro importante della cultura pop che malediva la sua condizione e si sentiva genuinamente torturato.

Mentre le notti di Salem provò davvero a riportare i vampiri alle loro radici horror negli anni 70, il genere continuò a spingere nella direzione della creazione di un mostro simpatetico. In  Martin di George Romero, il personaggio eponimo non è nemmeno un vero vampiro. Pensa solo di esserlo. Tecnicamente, è un serial killer, ma è una persona così fragile e simpatetica perché potete vedere esattamente come è diventato in quella maniera. Martin parla dei pericoli dell'educazione fondamentalista e superstiziosa. Suo zio è decisamente un uomo del vecchio mondo e se la leggenda è che Martin dev'essere un vampiro, allora dev'essere vero, e non avendo alternative, Martin si comporta come l'unica cosa che si suppone debba essere.


Martin rappresenta davvero quanto la percezione dei vampiri era cambiata a quel punto degli anni 70, ma non ha avuto nessun impatto perché il film non fece molti soldi e molte persone non lo conoscono ancora, nonostante sia uno dei migliori di Romero.

Ci fu, comunque, un libro che uscì nel 1976 che ha definito parecchio il vampiro per come l'abbiamo conosciuto da allora: Intervista col vampiro di Anne Rice. All'epoca in cui l'adattamento cinematografico uscì negli anni 90, l'influenza della Rice era estremamente diffusa.

Persino i vampiri degli anni 80 mostrano una chiara linea di congiunzione al presente. Ammazzavampiri era sul prendere le convezioni dei film Hammer e aggiornarle per l'era moderna, grossomodo nella stessa maniera in cui Scream avrebbe fatto in seguito per gli slasher. Il buio si avvicina si riallaccia a Martin, in un certo modo, dato che non vediamo mai davvero zanne e non ci si riferisce mai ai personaggi come a dei vampiri. Ragazzi perduti è uno dei preferiti persino ora. Gli adolescenti ancora tornano indietro e lo guardano come se fosse un rito di passaggio. Odio doverlo dire, ragazzi, ma c'è un filo diretto tra Ragazzi perduti e Twilight. Entrambi battevano su molti degli stessi tasti, entrambi toccavano gli stessi temi fondamentali, l'unica vera differenza era che uno era davvero bello e l'altro era davvero brutto.  Ragazzi perduti non dimentica di essere un film horror mentre cerca di essere un film per adolescenti, il che è di grande aiuto.


Il successo di questo film chi ha dato un sacco di commedie di vampiri adolescenti alla fine degli anni 80, come Se ti mordo... sei mio e La brillante carriera di un giovane vampiro.  Sposate quelle cose con gli elementi pesantemente romantici degli anni 90 - nominalmente Dracula di Bram Stoker e Intervista con il Vampiro - più gli elementi action che arriveranno in seguito con film simili a Blade, Underworld e virtualmente ogni cosa che abbiamo avuto nei tardi anni 90 e negli anni 00, e vederete la mescolanza di ogni cliché che ancora conosciamo tutt'oggi. I Vampiri non hanno deviato dal sentiero. Sono solo diventati un cocktail di tutto ciò che abbiamo visto nella passata coppia di decenni.

Questo potrebbe preoccupare alcune persone, e questo è comprensibile. A noi fan dell'horror piace che i vampiri siano parte del genere horror, vogliamo che siano spaventosi.  Ma penso che quel tempo ritornerà. Non è mai finita completamente. Qualcuno ci sarà sempre per fare film come 30 giorni di notte o Stake Land per rimuovere completamente gli elementi romantici. E progetti come quelli inoltre faranno si che quelle pellicole più soft abbiano il loro posto.

Ora come ora, non vediamo alcun film di vampiri. Ma non penso nemmeno che questo sia causa di preoccupazione. Se c'è qualcosa che ho imparato, guardando questi film tutta la mia vita, è che loro non restano mai morti a lungo.

TRADUZIONE a CURA di DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:wickedhorror.com

venerdì 18 marzo 2016

Questi cinque sottogeneri Horror sono clinicamente MORTI?


di WITNEY SEIBOLD

La recente uscita di PARANORMAL ACTIVITY: THE GHOST DIMENSION ha causato molte riflessioni online e conversazioni casuali relative al genere riguardo l'attuale presenza culturale del sottogenere dei "found-footage" di film horror. Alcune persone hanno detto che il genere vada ancora forte, e continuerà ad andare forte nell'immediato futuro. Altri hanno sostenuto che il found-footage sia già scaduto dal reame del "sottogenere" e alla fine verrà usato come stile narrativo. Qui c'è un film, di qualsiasi genere, che è messo in scena come se fosse stato filmato da uno dei personaggi del film. Questo è lo scenario più probabile, e continuerà fino a che i registi non si saranno stufati di questa estetica. E poi ci sono le persone che dichiarano che il found-footage sia morto, e che il picco della sua rilevanza culturale sia già alle nostre spalle da un bel po'.

Non sono sicuro di quale di queste dichiarazioni sia la più accurata,  ma posso dire che ognuna di esse è possibile. Alcuni sotto generi sembrano continuare indefinitamente (questo sembra essere certamente il caso dello tsunami spazzatutto dei supereroi). Alcuni sono ripiegati nello stile di altri sottogeneri, e - si, succede - alcuni sottogeneri semplicemente muoiono.

Nessun genere principale ha più categorie dell'Horror. L'Horror è, come molti hanno osservato, una tassonomia cinematografica che è rimasta costante attraverso la storia del medium, così ha senso che l'horror sia il genitore orgoglioso di così tanti bambini morti mutati. L'Horror, essendo una categoria basata sulla paura, riflette le nostre ansie culturali. Ogni qual volta abbiamo una nuova paura culturale, l'horror si farà avanti per testare un nuovo sottogenere. A volte  le paure - e di conseguenza i sottogeneri - hanno vita breve. Alcuni muoiono, solo per ritornare in una nuova forma. Molti semplicemente spariscono in un flebile rumore di fondo, ancora riconosciuti da critici e fan, ma non più fatti o consumati con una qualsivoglia sorta di attività fervente.

Esplorare i sottogeneri defunti non è solo uno spasso per l'intraprendente fan dell'horror, ma può fornire all'aspirante sociologo una fertile esplorazione dell'immediata storia della cultura. Ci sono dozzine di sottogeneri tra cui scegliere, ma qui ci abbiamo scelto 5 notevoli sottogeneri horror che sono scomparsi dall'attenzione del pubblico, e riflettono tendenze e paure che non sono più importanti per noi.


1. Satanic Panic

Non sono un antropologo abbastanza scaltro da tracciare l'origine del Satanic Panic, ma so che, grazie a film come ROSEMARY BABY e L'ESORCISTA, per non menzionare le dozzine di imitazioni che questi due film giustificarono, America ha un timore legittimo che il Diavolo invada i sobborghi.

Forse c'è stato una qualche sorta di cambio religioso in America che io non so definire (una leggera contrazione del Cattolicesimo integralista? Un'ascesa dell'ateismo? Chi può dirlo?), ma Satana (e/o i suoi discepoli terreni) improvvisamente diventarono una minaccia concreta nella vita delle persone. Improvvisamente, c'erano nuove storie e pettegolezzi di culti Satanici che si andavano formando nelle aree metropolitane, e storie di agnelli sacrificali rapiti iniziarono a diffondersi. Improvvisamente, grazie a questa paura - e ai film che aveva creato - la società si guardava le spalle da culti demoniaci e ragazzine possedute. Quando avvennero gli omicidi di Manson nel 1969, semplicemente consolidarono la paura. Ogni singola ragazzina bianca poteva essere adesso un recipiente da possedere per qualsiasi Pazuzuu che decidesse di saltellare nel suo corpo.

Il sottogenere Satanic Panic iniziò nei tardi anni 60, e continuò fino ai primi anni 80, dove appassì sullo sfondo. Di quando in quando ancora ritorna (L'ESORCISMO DI EMILY ROSE, THE LAST EXORCISM - LIBERACI DAL MALE, STIAMO PER EVOCARE ‘L'ESORCISTA,’ DIAMINE), ma il panico è scomparso.


2. Italian Cannibals

Il vomitoso film a tema cannibalistico di Eli Roth THE GREEN INFERNO è così pedissequamente devoto al sottogenere defunto di film horror che si è effettivamente disturbato a includere una bibliografia delle sue dirette influenze nei titoli di coda . I Cannibali furono materiale scottante per una manciata di anni nei tardi anni 70 e nei primi anni 80, specialmente in Italia dove film come CANNIBAL HOLOCAUST e CANNIBAL FEROX stavano facendo perdere la testa (e rivoltare stomaci).

Molti di questi film di cannibali sono, a esser franchi, terribili. Persino un classico come CANNIBAL HOLOCAUST – di sicuro un film horror indispensabile e importante – funziona meno come film emozionante e più come uno show per freak ti-sfido-a-guardarlo. Il brivido di questi film è 100% viscerale e 0% emotivo. Sono fatti per disgustarti, e questo è tutto. I film di Cannibali, in caso non ne abbiate visto uno, tendono a buttare un gruppo di cittadini bianchi in mezzo a una remota tribù di brutali selvaggi che procede a torturarli e a mangiarli...quindi fine. IL brivido viene dal guardare delle persone che vengono fatte a pezzi fisicamente. Solo i più cinici adolescenti o le più nere delle anime possono guardare questi film e ottenere una qualche sorta di edificazione emotiva.

Ma, proprio perché erano così scioccanti, erano un grande affare, e l'estrema forma di film Italian Cannibal continuò a ritmo notevole per molti anni. Penso che il genere si ritrasse quando realizzarono che ci sono solo un numero limitato di modi in cui puoi filmare una persona che viene mangiata nella giungla dai selvaggi.


3. Mostri Romantici

Il sottogenere dei mostri romantici è in realtà uno che ha persistito durante l'intera storia del cinema, e ancora vediamo apparire vampiri seduttori e assassini tutto il tempo. Ma c'è stato un (davvero) breve periodo in cui i mostri romantici sembravano essere tutto ciò che c'era. Mi sto riferendo direttamente, ovviamente, al fenomeno TWILIGHT.

L'ultimo film di TWILIGHT fu rilasciato recentemente nel 2012, ma il fenomeno grossomodo morì in quel momento. Non riesco a pensare a nessuna serie di film che sia tanto odiata - e, ironicamente, tanto popolare - quanto TWILIGHT, e tutti i pezzi critici sul film tendono a riguardare quando scandenti siano i film (e i libri), e quanto gli altri film di vampiri siano migliori. Dite ciò che volete sui film, ma chiaramente hanno intercettato qualcosa che la nostra cultura era vogliosa di consumare.  Penso che l'amore dolente tra una creatura immortale e un'umana mortale aggiunga una visione da fiaba per adolescenti tormentati a un cliché dell'horror vecchio secoli. Se io fossi una 12, potrei innamorarmi anche io di questi film.

TWILIGHT ispirò film come IL RISVEGLIO DEI LICANTROPI (Lupi mannari romantici), e fu certamente parte del ciclo che incluse LASCIAMI ENTRARE (ancora vampiri), LA SPOSA CADAVERE (donna morta), MIDNIGHT SON (ancora vampiri), WARM BODIES (zombie), e, non so, VAMPIRE ACADEMY (ancora vampiri).


4. J-Horror

Ovviamente, il Giappone ha realizzato film dell'horror da quando si realizzano film, e riferirsi alla cinematografia di una nazione come a un "Sottogenere" è pericolosamente riduttivo. Ma il termine “J-horror” non si riferisce a tutti i film horror giapponesi lungo la Storia; si riferisce a un tipo molto specifico di film horror giapponese che invase l'America nella prima metà degli anni 2000 Questi film J-horror erano tutti simili: includevano fantasmi vendicativi (di solito di bambini), fotografia fumosa, e la nozione che è la persona a essere infestata, e non la casa in cui vive. Il messaggio di molti dei J-horror sembrava essere che se disgraziatamente gironzoli nel campo visivo di un fantasma, sei essenzialmente fottuto.

I film horror giapponesi di questa epoca erano come scarafaggi: non potevi aprire una credenza senza vederne una dozzina che ti corressero incontro. Film come PULSE, THE RING, THE EYE, THE GRUDGE, CHIAMATA SENZA RISPOSTA, DARK WATER, MAREBITO, THE RING 2, THE RING ZERO, ecc. ecc. ecc. stavano apparendo in cinema d'essai e in videonoleggi (i servizi di streaming possono essere chiamati "videonoleggi," giusto?) con allarmante frequenza.

Oh si, e quasi tutti questi film che ho elencato? Vennero rifatti in Inglese, a volte dai registi giapponesi originari. Questa cosa del J-horror era fuori controllo. Penso che crebbe troppo e troppo velocemente, e il pubblico americano perse il suo appetito per le storie giapponesi di fantasmi.


5. Torture Porn

So di molti critici e fan che obbiettano la definizione di "torture porn," ma, che piaccia o meno, ha fatto breccia.  Torture porn, un altro tratto distintivo dei primi anni 2000, era un sottogenere di film che, come i film di cannibali più su nella lista, erano meno sulla paura, e più concentrati su una reazione viscerale. Culturalmente, può essere detto che la nazione si interessò nella tortura quando fu rivelato - nel mondo post 9/11 - che il governo Americano stava torturando prigionieri di guerra come se fosse una cosa naturale. I nostri film horror iniziarono a riflettere quella fissazione, e improvvisamente, erano tutti riguardo gente bianca innocente che veniva rapita e tormentate senza alcun motivo.

Pellicole come i sette film di SAW, WOLF CREEK, CHAOS, HOSTEL, CAPTIVITY, e numerosi altri da voltastomaco furono incentrati sulla mutilazione del corpo. Assistemmo, guardammo per vedere quanto dolore potesse sopportare una persona senza morire. La Morte non era più la mossa finale per i film dell'orrore - adesso era il dolore. Dolore e nichilismo. Non c'è nessuna fine logica alla tortura; il dolore è il fine stesso.

L'appellativo "porn" fu aggiunto quando i critici realizzarono che questi film stavano usando il corpo umano nello stesso modo in cui fa la pornografia: come uno studio biologico su quali estremi potesse reggere. La morte era "la scena clou." Si presumeva che qualcuno, da qualche parte, si stesse masturbando su questo estremo spargimento di sangue, e "torture porn" divenne il termine. Sempre stato tenuto in bassa considerazione, questo sottogenere...quindi scomparve piuttosto in fretta.

TRADUZIONE a CURA di:DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:blumhouse.com