Shaun of the Dead ovvero aspettando l'apocalisse tra una pinta di birra e un brano dei Queen
La Trama
Shaun (Simon Pegg) ha una vita monotona
e ripetitiva: il noioso lavoro come commesso, circondato da colleghi
giovanissimi, gli screzi con l'ipercritico marito della madre (Bill
Nighy) e le serate al pub, sempre lo stesso, il Winchester. La sua
ragazza Liz (Kate Ashfield) gli rimprovera di continuo la sua
mancanza di ambizione e soffre per la routine a cui si è ridotto il loro rapporto, cui
non giova certo il fatto che il migliore amico e coinquilino di
Shaun, Ed (Nick Frost) sia sempre tra i piedi. Dopo l'ennesima
promessa mancata, Liz lascia Shaun che sconfortato e depresso verrà
messo di fronte alla sua vita dal suo coinquilino, l'arrogante Pete
(Peter Serafinowicz). Il giorno dopo Shaun riprende con la sua
routine di sempre ma un evento inaspettato lo costringerà ad agire: un invasione di Zombie!
Il Regista
Shaun of the Dead rappresenta l'esordio
cinematografico di Edgar Wright, di cui abbiamo già parlato in
occasione di Scott Pilgrim Vs the World
Edgar Wright, Simon Pegg e Nick Frost |
Il Cast
Shaun of the Dead in un certo senso è
una rimpatriata: Wright aveva già lavorato con Simon Pegg, Nick
Frost e Peter Serafinowicz nella serie Spaced cui trae ispirazione
questo film (e di cui parleremo in un prossimo articolo).
Pegg è perfetto nei panni di Shaun,
riuscendo a renderlo credibile sia nei momenti comici, sia nei
momenti eroici conferendogli un certo spessore e riuscendo a evitare
la trappola della macchietta.
Stesso discorso vale per Nick Frost,
che interpreta Ed, indolente e cialtrone ma dal cuore d'oro.
Kate Ashfield dona alla sua Liz, un
certo contegno ironico che le consente di rendere più interessante
il classico personaggio della "donzella in pericolo".
Bill Nighy dimostra ancora una volta di
essere un attore multiforme e di avere uno spiccato talento anche per
i ruoli comici.
Menzione doverosa per Jessica Hynes,
anche lei parte del cast di Spaced, qui nel piccolo ruolo di Yvonne.
Comparsata di Martin Freeman, il futuro
Bilbo Baggins de lo Hobbit!
Colonna sonora
La colonna sonora di certo non è
lasciata al caso ed è parte integrante dell'omaggio che Wright e
Pegg hanno voluto tributare all'opera del regista di Zombie, George
A. Romero: difatti nella scena in cui Shaun spiega il suo piano a Ed
possiamo sentire in sottofondo un brano della colonna sonora di Dawn
of the Dead. La musica oltre che omaggiare Romero viene usata anche
per creare effetti comici, si pensi alla scena in cui i protagonisti
picchiano uno zombie con delle stecche da biliardo mentre il jukebox
suona "Don't stop me now" dei Queen oppure quando Ed e
Shaun scambiano gli urli di uno zombie per il testo di White Lines.
Scene Cult
I protagonisti per arrivare al pub
Winchester devono oltrepassare un folto gruppo di zombie e per farlo
escogitano uno stratagemma davvero originale: fingersi degli zombie a
loro volta!
Personaggi Cult
Shaun, commesso goffo, fidanzato
distratto e annoiato ed eroe all'occorrenza.
Quasi un Ash Williams due punto zero...
...e Quindi?
Spesso questo film viene definito una parodia ma non è così: Wright e Pegg realizzano un
affettuoso e divertito omaggio alla saga zombesca di Romero con un
film in cui sia l'aspetto comico che quello horror funzionano
alla perfezione. Un umorismo irresistibile divertente che riesce a
non scadere nel triviale o nel demenziale che si fonde con sequenze
tipiche del cinema horror ottimamente realizzate. L'Alba dei morti
dementi (titolo italiano da denuncia a parte) è un film brillante e
appassionante, la dimostrazione che è possibile raccontare una storia di morti viventi in maniera nuova e originale. Il film è
stato così apprezzato da Romero che ha invitato Wright e Pegg a
recitare in un cammeo ne La Terra dei morti viventi.
p.s.
Il film è il primo di una trilogia
definita "The Three Flavours Cornetto Trilogy", che si
compone inoltre di Hot Fuzz e del film di prossima uscita, The
World's End, tutti interpretati dalla coppia Pegg/Frost.
Le Ultime Parole famose
"You've got Red on you"
Vari personaggi rivolti a Shaun
A cura di Davide Schiano di Coscia