La miglior trasposizione di Philip K. Dick dai tempi di Blade Runner
La Trama
In un futuro molto
prossimo la droga più diffusa è la sostanza M, un narcotico dagli
effetti devastanti per la psiche e capace di dare assuefazione
istantanea. Bob Arctor (Keanu Reeves) si ritrova a vivere due vite
parallele: in una è Bob, tossico all'ultimo stadio che vive in una
baracca
con altri sbandati
nelle sue stesse condizioni come il paranoico Barris (Robert Downey Jr.), Luckman (Woody Harrelson) e Charles Freck (Rory Chocrane),
nell'altra è Fred, agente della narcotici sotto copertura, costretto
a sorvegliare la vita di Bob Arctor e dei suoi amici. Il mondo di Bob
diverrà via via sempre più confuso e i confini tra le due vite
diverranno sempre più definiti fino a diventare incompatibili,
mettendo l'agente sotto copertura in una situazione paradossale.
Bob Arctor nella tuta "disindividuante" |
Il Regista
Richard Linklater,
regista americano che ama corteggiare il cinema indipendente, ha al
suo attivo una filmografia in cui si alternano progetti più
personali a pellicole "alimentari". Il suo primo lavoro di
un qualche rilievo è il multiforme Slacker, esperimento in cui
attraverso vari spezzoni si seguono un centinaio di personaggi. Opera
che consacra Linklater nel cuore dei cinefili è il romantico Prima
dell'Alba cui fa seguito nove anni dopo Before Sunset – Prima del
tramonto, in cui viene raccontato l'incontro intenso e fugace tra
Jesse e Celine. Linklater realizza una pellicola che per stile e
tematiche ricorda molto da vicino A Scanner Darkly, Waking Life, un
viaggio onirico in cui viene trattata una mole impressionante di temi
e riferimenti colti (si va da Freud a Philip K. Dick, passando per
Platone e Sartre) in una metafisica della realtà e realizzato con
una tecnica molto particolare, il Rotoscoping con cui poi verrà
filmato anche A Scanner Darkly.
Il Cast
A dar vita al
confuso e umanissimo Bob Arctor/Fred è il volto dolente di Keanu
Reeves, qui capace d'un interpretazione toccante e amarissima di un
uomo alle prese con una vita in cui il dubbio si fa regola. La
controparte sentimentale di Bob, Donna Hayworth è interpretata da
una rinata Winona Ryder, che regala una sorta di angosciata
delicatezza al suo personaggio. La paranoica "Nemesi" di
Bob, James Barries è affidata a un esilarante Robert Downey Jr,
ancora lontano dai fasti di The Avengers e Sherlock Holmes e non
ancora diventato il personaggio che oggi gigioneggia sui grandi (e
piccoli) schermi. Woody Harrelson, contribuisce con il suo Ernie
Luckman a creare con Downey una coppia comica capace di stemperare la
tensione e i toni cupi.
James Barries visto dall'allucinato Freck |
Scene Cult
La scena con cui
si apre il film in cui uno schizzatissimo Freck combatte contro degli
insetti immaginari. Il fallito suicidio di Freck, con tanto di
lettura eterna dei peccati da parte di un compunto alieno.
Charles Freck attende la lettura dei suoi peccati |
Personaggi Cult
Bob Arctor e il
suo doppio (?) Fred e la loro tuta disindividuante.
..e Quindi?
Con A Scanner
Darkly, Linklater effettua una fedelissima trasposizione del romanzo
di Dick, sia in spirito che in atmosfere. Un film sulla realtà,
sulla percezione del mondo, sulla solitudine umana che saprà
divertire e commuovere e che riesce a trasmettere il sottile
malessere presente nell'opera originale. A contribuire alla
sensazione d'estraniamento c'è la tecnica di realizzazione, il
rotoscoping che infonde una sensazione onirica e al contempo di
estremo realismo, andando a dare una nuova intensità alle espressioni
dei personaggi.
Le Ultime parole famose
"Mi devo
comportare come se loro non ci fossero, sempre che loro esistano
davvero...potrebbero essere frutto della mia
immaginazione...qualunque cosa sia quella che sta osservando non è
umana, non è come gli occhi scuri della piccola Donna e non batte
mai le ciglia...
Che cosa vede uno
scanner? vede dentro la testa? vede dentro il cuore? Vede dentro di
me, dentro di noi? Vede in modo chiaro o scuro? Spero che veda in
modo chiaro perché io non riesco a vedere più dentro di me...io
vedo solo tenebre...Spero, per il bene di tutti che gli scanner
vedano meglio perché se lo scanner vede in modo scuro come me allora
sono dannato, dannato per sempre e in questo modo finiremo per morire
tutti conoscendo poco o niente e su quel poco che conosceremo ci
saremo anche sbagliati..."
Bob Arctor
s'interroga sul senso della vita, sorvegliato da invisibili scanner
A cura di Davide Schiano di Coscia
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