sabato 5 gennaio 2013

A Scanner Darkly di Richard Linklater



                         La miglior trasposizione di Philip K. Dick dai tempi di Blade Runner



La Trama
In un futuro molto prossimo la droga più diffusa è la sostanza M, un narcotico dagli effetti devastanti per la psiche e capace di dare assuefazione istantanea. Bob Arctor (Keanu Reeves) si ritrova a vivere due vite parallele: in una è Bob, tossico all'ultimo stadio che vive in una baracca
con altri sbandati nelle sue stesse condizioni come il paranoico Barris (Robert Downey Jr.), Luckman (Woody Harrelson) e Charles Freck (Rory Chocrane), nell'altra è Fred, agente della narcotici sotto copertura, costretto a sorvegliare la vita di Bob Arctor e dei suoi amici. Il mondo di Bob diverrà via via sempre più confuso e i confini tra le due vite diverranno sempre più definiti fino a diventare incompatibili, mettendo l'agente sotto copertura in una situazione paradossale.

Bob Arctor nella tuta "disindividuante"


Il Regista
Richard Linklater, regista americano che ama corteggiare il cinema indipendente, ha al suo attivo una filmografia in cui si alternano progetti più personali a pellicole "alimentari". Il suo primo lavoro di un qualche rilievo è il multiforme Slacker, esperimento in cui attraverso vari spezzoni si seguono un centinaio di personaggi. Opera che consacra Linklater nel cuore dei cinefili è il romantico Prima dell'Alba cui fa seguito nove anni dopo Before Sunset – Prima del tramonto, in cui viene raccontato l'incontro intenso e fugace tra Jesse e Celine. Linklater realizza una pellicola che per stile e tematiche ricorda molto da vicino A Scanner Darkly, Waking Life, un viaggio onirico in cui viene trattata una mole impressionante di temi e riferimenti colti (si va da Freud a Philip K. Dick, passando per Platone e Sartre) in una metafisica della realtà e realizzato con una tecnica molto particolare, il Rotoscoping con cui poi verrà filmato anche A Scanner Darkly.

Il Cast
A dar vita al confuso e umanissimo Bob Arctor/Fred è il volto dolente di Keanu Reeves, qui capace d'un interpretazione toccante e amarissima di un uomo alle prese con una vita in cui il dubbio si fa regola. La controparte sentimentale di Bob, Donna Hayworth è interpretata da una rinata Winona Ryder, che regala una sorta di angosciata delicatezza al suo personaggio. La paranoica "Nemesi" di Bob, James Barries è affidata a un esilarante Robert Downey Jr, ancora lontano dai fasti di The Avengers e Sherlock Holmes e non ancora diventato il personaggio che oggi gigioneggia sui grandi (e piccoli) schermi. Woody Harrelson, contribuisce con il suo Ernie Luckman a creare con Downey una coppia comica capace di stemperare la tensione e i toni cupi.

James Barries visto dall'allucinato Freck
Scene Cult
La scena con cui si apre il film in cui uno schizzatissimo Freck combatte contro degli insetti immaginari. Il fallito suicidio di Freck, con tanto di lettura eterna dei peccati da parte di un compunto alieno.

Charles Freck attende la lettura dei suoi peccati


Personaggi Cult
Bob Arctor e il suo doppio (?) Fred e la loro tuta disindividuante.

..e Quindi?
Con A Scanner Darkly, Linklater effettua una fedelissima trasposizione del romanzo di Dick, sia in spirito che in atmosfere. Un film sulla realtà, sulla percezione del mondo, sulla solitudine umana che saprà divertire e commuovere e che riesce a trasmettere il sottile malessere presente nell'opera originale. A contribuire alla sensazione d'estraniamento c'è la tecnica di realizzazione, il rotoscoping che infonde una sensazione onirica e al contempo di estremo realismo, andando a dare una nuova intensità alle espressioni dei personaggi.

Le Ultime parole famose
"Mi devo comportare come se loro non ci fossero, sempre che loro esistano davvero...potrebbero essere frutto della mia immaginazione...qualunque cosa sia quella che sta osservando non è umana, non è come gli occhi scuri della piccola Donna e non batte mai le ciglia...
Che cosa vede uno scanner? vede dentro la testa? vede dentro il cuore? Vede dentro di me, dentro di noi? Vede in modo chiaro o scuro? Spero che veda in modo chiaro perché io non riesco a vedere più dentro di me...io vedo solo tenebre...Spero, per il bene di tutti che gli scanner vedano meglio perché se lo scanner vede in modo scuro come me allora sono dannato, dannato per sempre e in questo modo finiremo per morire tutti conoscendo poco o niente e su quel poco che conosceremo ci saremo anche sbagliati..."
Bob Arctor s'interroga sul senso della vita, sorvegliato da invisibili scanner  



A cura di Davide Schiano di Coscia

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