Un etereo e particolarissimo "sequel" di Aspettando Godot
La Trama
Due uomini, Freak (Luciano Curelli) e
Jajà (Jerome Duranteau), immersi in un livido paesaggio desertico
attendono il bus che dovrebbe portarli da Godot. Dopo aver perso il
bus i due, stufi dell'attesa, decidono di incamminarsi alla ricerca
di Godot. Durante il loro frammentato e discontinuo viaggio, Freak e
Jaja s'imbatteranno in un Oracolo canterino molto buono (Roberto
"Freak" Antoni), un autista dall'aria sinistra ma simpatica
e dalla parlata incomprensibile (Fabrizio Gifuni) e in un Adamo e in
una Eva piuttosto insoliti...
Jajà e Freak attendo il bus per andare da Godot |
Il Regista
Beket è il secondo film di Davide
Manuli, regista dallo stile particolarissimo. Manuli si è formato a
New York come attore presso l'Actor Studios e il Lee Strasberg
Institute. Recita come attore protagonista per Milos Forman in The
Contenders, successivamente recita in L'incantevole Aprile di Mike
Newell. Nel 1995 esordisce dietro la macchina da presa con
Girotondo, giro attorno al mondo la cui sceneggiatura gli frutta la
vittoria della Borsa di Studio al Premio Solinas. Nel 2008 gira Beket
che a Locarno vince Il Premio della Critica Indipendente. L'ottimo
risultato di critica ottenuto da Beket gli permette di girare La
Leggenda di Kaspar Hauser in cui riesce a coinvolgere Vincent Gallo
in un doppio ruolo da protagonista.
La leggenda di Kaspar Hauser verrà
distribuito nuovamente al cinema da giugno.
Attualmente Manuli è al lavoro sul suo
quarto film da regista, Haiku in cui reciterà Abel Ferrara come
protagonista.
Il regista Davide Manuli |
Il Cast
Per la maggior parte del tempo ci
troviamo a seguire le peripezie degli spaesati Freak e Jajà,
interpretati rispettivamente da Luciano Curreli e Jerome Duranteau.
I due funzionano molto bene insieme, attraversano il film con
naturalezza, riuscendo a trasmettere allo spettatore la loro angoscia
e la loro incertezza. Nel doppio ruolo dell'oracolo canterino e del mariachi troviamo un interprete del tutto inaspettato, Roberto
"Freak" Antoni, cantautore folle e anima del gruppo
demenziale Skiantos. Antoni, oltre a deliziarci cantando alcuni dei
suoi brani (arrangiati in modo molto particolare), rivela delle
doti recitative decisamente buone e tratteggia un oracolo molto
umano, molto terreno. Antoni aveva già recitato in alcune pellicole
ma sempre in ruoli marginali mentre qui ha la scena tutta per se.
Motivo di sorpresa è anche la scelta di Gifuni nel ruolo del
criptico 06, traghettatore di anime dalla parlata incomprensibile. Un
cammeo degno di nota è senz'altro quello del comico Paolo Rossi, nel
ruolo "televisivo" di 08.
Roberto "Freak" Antoni è un Oracolo molto buono |
Scene Cult
Le profezie/canzoni dell'Oracolo; la
prima apparizione di Adamo ed Eva con relativo pubblico.
Personaggi Cult
a loro modo tutti i personaggi che
fanno la loro apparizione sono personaggi Cult.
...e Quindi?
Beket, come il titolo potrebbe far
intuire, è permeato dalla poetica del drammaturgo Samuel Beckett,
difatti il film prende le mosse lì dove terminava Aspettando Godot.
Nel film è ben rappresentata l'assurdità della vita, il suo non
avere scopo e la sua ripetitività che pian piano la svuota di senso.
I personaggi si aggirano in una sorta di desertico purgatorio
intrappolati in loop di azioni e di pensieri, incapaci di trovare un
senso alla loro esistenza. Beket è un film che arriva dritto allo
spettatore, costringendolo a entrare in empatia con i personaggi e a
riconoscersi in loro, condividendo i loro dubbi e le loro angosce.L'influenza del drammaturgo Beckett si nota anche nella messa in scena: Pochissimi movimenti di macchina, pochi primi piani, personaggi ripresi quasi sempre in campo medio come se si trovassero su di un palcoscenico. Nel film ritroviamo suggestioni da Bergman, Antonioni, qualche
traccia di Fellini e qualche piccolo sprazzo di Monty Python
mescolati con musica Techno e pezzi degli Skiantos. Un mix dal gusto
davvero peculiare che se a prima vista potrebbe spaventare, premia lo
spettatore più coraggioso facendogli godere un esperienza
cinematografica che va oltre le porte della sala e che lo
accompagnerà per molto tempo.
Freak e Jajà in un momento di tensione |
Sapevatelo
In una delle sequenze in cui l'Oracolo
declama le sue profezie ad un certo punto viene menzionato un
"Cervello Ab-Normal", un chiaro riferimento al meraviglioso
"Frankenstein Jr." di Mel Brooks (e se non l'avete visto
siete delle brutte persone, sappiatelo)
Le ultime parole famose
"Ma tu parli francese"
"naturalmont, perchè io sono il
Mariachi, colui che canta. Canta della vida e canta della muerte."
"ma tu hai girato il mondo"
"eh si, amico mio, il tuo mondo
l'ho girato tutto in tondo e ne ho viste di tutti i colori...belli e
buoni, brutti e cattivi e avanzi di galera. Puttane, mammasantissima
e magnaccia. Ho visto tossicomani e burloni. Banditi e massoni,
santi, navigatori e poeti. Ho visto froci, lesbiche e lavoratori.
Brava gente, contadini e militari...e mi fermo qui che la lista
sarebbe ancora lunga..."
"ed è di questo che tu canti?"
"di questo, di tutto questo perché
si chiama Amore"
"Già, l'amore. Quello me l'ero
dimenticato"
Jajà e il Mariachi
Reperibilità
Il film sarà proiettato nel circuito di Distribuzione indipendente a partire dal 17 Maggio.
Qui l'elenco delle sale dove potrete trovarlo: Distribuzione Indipendente
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