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domenica 3 aprile 2016

Perché Re-Animator 2 funziona come parodia stilizzata del primo

Di  Nat Brehmer

Re-Animator di Stuart Gordon è, facilmente, una delle migliori commedie horror degli anni 80. Un seguito dignitoso sembrava quasi impossibile, in parte perché il film è così grande e in parte perché ha un finale incredibilmente cupo per un film di quel tipo. Tutti i pezzi erano così spezzettati che non c'era davvero nessun modo di rimetterli insieme per formare un sequel.

Ma ovviamente, ci fu un sequel. Seguì quasi cinque anni più tardi, dopo che Re-Animator aveva iniziato a costruire un pubblico di culto. Nonostante Stuart Gordon avesse intenzione di fare il film, i doveri di regista alla fine andarono al produttore dell'originale, Brian Yuzna. Mentre la sceneggiatura di Gordon si sarebbe legata direttamente al primo, vedendo Dan rianimare Meg di Barbara Crampton, questi piani alla fine cambiarono verso una puntata connessa molto più vagamente.

Mentre molti degli spettatori fossero inizialmente frustrati dal modo in cui si apre Re-Animator 2, Io sono arrivato a pensare che in realtà sia piuttosto grande. Il film non inizia sembrando come un sequel diretto, persino considerando che lo è. Si apre semplicemente con il duo originale Dan Cain e Herbert West - Herbert che è in qualche modo vivo e Dan che sta in qualche modo ancora lavorando con questo imbranato - che stanno continuando le loro ricerche in America Centrale. Non abbiamo idea quanto dopo siamo rispetto agli eventi dell'originale.


Ma questo è molto più facile di avere un sequel che copra tutto ciò che è successo dopo la fine del primo.  Re-Animator 2 consente allo spettatore di immaginare cosa sia successo tra le due pellicole mentre si tuffa di testa in una nuova storia che si aspetta essere bizzarra. Avendo rianimato una testa mozzata nell'originale, West sa che adesso può animare pezzi individuali e questo lo conduce agli esperimenti in stile Frankenstein del titolo (ndt. in originale il film si intitola The Bride of Re-animator rifacendosi al sequel del Frankenstein di James Whale, the bride of Frankenstein) Sta usando dei pezzi, combinandoli insieme, per creare nuova vita. Dan è tornato in azione perché West lo ha tirato a bordo mostrandogli che la creazione conterrà il cuore pulsante della sua amata Meg.

Tutto è un omaggio molto ovvio al classico di James Whale, la moglie di Frankenstein. Ma quello che amo di questo sciocco sequel è che davvero riesce a colpire quelle corde dell'omaggio su ogni livello. La moglie di Frankestein era più emozionante del primo, mentre lo parodiava allo stesso tempo, e questo è esattamente quello che Re-Animator 2 fa.

Mentre la chimica tra Dan e Meg era grande nell'originale, il suo viaggio è molto più oscuro e possibilmente più interessante qui. Qui Dan finalmente realizza quanto lui e West abbiano in comune, come quanto lui in realtà creda nelle loro ricerche, per ragioni completamente differenti. Ma lui inoltre realizza quanto possa sopportare prima di vedere il suo collega per lo scienziato pazzo che è. Lui è ancora il Dan che abbiamo incontrato nell'originale che non può sopportare di perdere un singolo paziente. La relazione di West con Dan, in alternativa, lo rende più chiaramente sinistro rispetto al primo film.


Meg fu l'unica che vide West per quanto inquietante e freddo realmente fosse, e adesso non c'è più. C'è un nucleo emotivo sorprendentemente forte nel film in quanto vediamo West usare la motivazione del cuore di Meg per assicurasi che Dan lo aiuterà nell'esperimento. Avrebbe potuto usare qualsiasi cuore, realisticamente, ma ha usato il cuore della donna che Dan amava e il corpo che una donna Dan cercò di salvare così che Dan non l'avrebbe abbandonato.

Molti hanno notato il sotto testo omoerotico tra Dan e West nella serie Re-Animator durante gli anni, ma per me questo è molto più chiaro nel 2 che persino nel primo. La gelosia tra di loro, la manipolazione emotiva - potrà essere una relazione di abuso ma tuttavia è una relazione.

Gli archi narrativi di questi personaggi forniscono un serio nucleo emotivo di cui film come Re-Animator 2 hanno bisogno per funzionare . Ma allo stesso tempo, l'intera premessa è di per sé ridicola. Il film originale era una commedia horror classica cult. L'unico modo in cui qualcosa come il 2 potesse funzionare era essere persino più ridicolo e questo è esattamente ciò che fa.


Guardate al cattivo esagerato e vi risulterà chiaro. Nel primo, avevate la testa mozzata del Dr. Hill portata in giro dal suo corpo, ed era divertente, ma adesso tutta la realtà con i piedi per terra e la logica sono state bandite in quanto Hill ritorna con delle ali di pipistrello attaccate alla testa. Ogni singola inquadratura della testa mozzata che vola, per quanto possa essere sovraimposta malamente, è esilarante. Molto del 2 sembra essere costruito sull'accrescere quegli assurdi momenti dal primo e portare il predecessore al punto che lo spettatore non può non divertirsi. In questo, ha molto in comune con il classico La Casa 2.

Il 2 batte molti dei punti dell'originale, ma questo è intenzionale. Manda in orbita il primo in un modo interessante, più apertamente divertente con alcune immagini ridicole e gag splatter, ma portando anche una centralità emotiva. Questo è il perché io penso che funzioni meglio di quanto dovrebbe come sequel e perché ha successo dove penso Beyond Re-Animator fallisca. Questo è un solido seguito che porta molta della eccentrica, rude, perversamente umoristica emozione che Yuzna alla fine porterà ne Il Ritorno dei morti viventi 3.

Ricrea persino il finale de La Moglie di Frankenstein, essenzialmente, con West che prende il posto della creatura di Karloff quando la sua creazione non mostra alcun interesse per lui. Si tratta di una sequenza coloratissima, che si contrappone al tono tradizionalmente cupo e gotico di Frankenstein e degli altri del genere. Inoltre è una sequenza incredibilmente splatter, forse una delle più splatter che io abbia mai visto, al punto che persino io ho serie difficoltà a guardare quando la sposa si stacca la testa per offrirla a Dan e poi letteralmente si strappa le cuciture.

Facilmente uno dei più sottovalutati sequel horror di tutti i tempi, Re-animator 2 è splatter quanto squinternato ma è quello è parte di ciò che l'ha fatto durare così a lungo. Potrà non essere la commedia horror quasi perfetta che è l'originale, ma è ancora abbastanza fresco ai nostri occhi.

TRADUZIONE a CURA di: DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:wickedhorror.com

Una testa davvero buona sulle spalle: Rivisitando Re-Animator


di Nat Brehmer

 Il miglior adattamento dei lavori di H.P. Lovecraft fino a oggi e semplicemente una delle migliori commedie horror mai fatte, Re-Animator è classico cinema splatter. è puro eccentrico, magnifico slapstick splatter. Il film è sopra le righe e impacciato e non ha nessun diritto di non esserlo. Tutto in Re-Animator funziona, tutto ottiene l'effetto desiderato. Accoglie la sua stessa follia in un modo che pochi film horror hanno mai fatto.

Jeffrey Combs interpreta Herbert West, che lascia un college in Svizzera per continuare i suoi non ortodossi studi sulla rianimazione dei morti e sulla sconfitta della morte cerebrale alla Miskatonic University. Si trsaferisce da Dan Cain, che sta uscendo con la figlia del rettore, Meghan, e rapidamente inizia a coinvolgere Dan nei suoi esperimenti. Cain è molto meno a suo agio con ciò che stanno facendo rispetto a quanto lo sia West, tuttavia, e non condivide l'ossessione di West - almeno non allo stesso livello. Interessato alle ricerche di West è anche il Dr. Carl Hill, che pianifica di rubarle e di pubblicarle come proprie. Quando Hill dichiara il suo piano, West lo uccide ma (essendo West) lo riporta in vita. La testa mozzata di Hill diventa l'antagonista principale, controllando i rianimati recentemente fino a che il film arriva all'ebollizione nella sua esplosiva ed estremamente disordinata conclusione.

Bruce Abbot come Dan Cain ci fornisce il nostro centro emotivo. Lui è sensibile, intelligente, e completamente cotto di Meg. La sua presentazione è Dan, in chirurgia, che non riesce a salvare la vita di un paziente. Questa è la migliore introduzione al personaggio che avremmo potuto avere. Questo momento mostra che quando West rivela le sue scoperte a Dan, il quale non le asseconda per diventare famoso o semplicemente per vedere se è possibile, ma invece accetta di aiutare West perché vuole salvare vite. Ovviamente, il rovesciamento Faustiano qui è che nonostante si avventuri in questi esperimenti con buone intenzioni, gli costano la vita della donna che ama.

Meg, interpretata dalla musa di Stuart Gordon, Barbara Crampton, è l'unica vera innocente nell'intero film. Lei soffre per questo, ovviamente, ma è così che queste cose funzionano. Meg è un personaggio davvero intuitivo, lei capisce subito che qualcosa non va con West e lo capisce persino immediatamente quando il gatto di Dan sparisce. Non vuole trasferirsi da Dan, nonostante il suo amore per lui, per via di quanto questo infastidirebbe il padre e di conseguenza West si fa vivo per prendere il suo posto. E quella è davvero la radice dei problemi tra i due personaggi. Lei è meno spaventata da West quanto piuttosto da quanto tempo Dan stia trascorrendo con lui. Il sentimento è reciproco, in quanto West è ugualmente geloso di lei. Dan trascorre buona parte del film costretto a scegliere tra i due e alla fine è Herbert che esce vincitore.


Il fu David Gal fornisce un grande cattivo con Carl Hill. Herbert West non sarà un grande essere umano, ma è uno dei nostri protagonisti principali e ci troviamo decisamente a tifare per lui. West rappresenta una fame per la ricerca della conoscenza. Non gli importa molto delle ramificazioni di ciò che sta facendo o di cosa ci farà con la scoperta una volta che tutti gli esperimenti saranno compiuti, vuole semplicemente provare che può farlo. Hill è l'altra faccia della medaglia, rappresentando la fame di potere. Vuole rubare il lavoro di West, pubblicarlo a suo nome e fare una fortuna - fino a che West non lo decapita con una pala, ovviamente. Ancora, Dr. Hill è un grande nemico per il Re-animator, persino dopo che è rianimato. La testa mozzata zombi di Hill fornisce al film alcuni dei suoi più divertenti e più memorabili momenti. La testa è portata in giro dal corpo su di un piatto e sviluppa un collegamento telepatico con i morti per tenerli sotto il suo controllo. Questo doveva essere spiegato un po' meglio in origine in quanto Hill era un talentuoso ipnotizzatore nella sceneggiatura originale. Inizialmente, lui doveva persino usare l'ipnosi per manipolare Dan e Meg prima di diventare uno zombi. In una scena nella prima bozza, prima che l'intera sotto-trama venisse tagliata, la testa mozzata di Hill ritornava a insegnare alla sua classe apparendo su di un monitor.

Il successo definitivo di Re-animator è il suo tono. Raggiunge una perfetta mescolanza di spaventi genuini e humour nerissimo. I tempi comici del film sono perfetti. Mentre il film sembra all'inizio prendersi molto seriamente (sebbene visioni successive rivelino quanto ammiccanti siano persino queste scene) il tono del film è reso cristallino durante la scena in cui Dan e West cercano nel seminterrato il gatto morto di Dan, Rufus. La scena è fotografata nello stile horror più classico possibile Ci sono lunghe ombre oscure che rimbalzano sui muri, lampadine nude ondeggianti...tuttavia la scena in se è esilarante. Sembra ancora come un film horror vecchio stile, ma si sta divertendo quanto più è possibile. Dopo una lotta con il gatto non morto, West prova a Dan che la sua formula reagente funziona ed è questo momento completamente non convenzionale che mette in moto la storia.

L'altra, scena persino più famigerata viene alla fine. Il regista Stuart Gordon ha detto che la sequenza " testa che da testa" (ndt. dove la testa mozzata del dr Hill minaccia di avere un rapporto orale con Meg) era ispirata dai vecchi film di mostri, in cui vedi sempre il mostro che porta la ragazza nella sua tana, ma non si vede mai cosa ci fa con lei una volta che arriva lì. In Re-Animator, decisero semplicemente di mostrarlo. Molto poco viene mostrato in realtà, è il concetto stesso che ha scolpito la scena nella mente delle persone per trent'anni.


Re-Animator è follemente splatter, ma si delizia in modo assoluto nel suo uso libero del massacro che rende la pellicola impossibile da non godere non importa quanto disordinata sia. Sarà anche stato un film a basso budget fatto da un mucchio di cineasti alle prime armi, ma Re-Animator funzionò. Tutto in esso funziona. è incredibilmente divertente, con umorismo pungente e umorismo disgustoso tutto nella stessa scena. Il film è inoltre davvero incentrato sui personaggi e qualche volta persino quasi tragico. L'intero pacchetto è semplicemente stupefacente, uno dei più riveriti cult classici di tutti i tempi. Nonostante il finale circolare e la morte di quasi tutti i personaggi, il film ha dato origine a due seguiti, entrambi diretti dal produttore Brian Yuzna. Jeffrey Combs ritornò per entrambi e anche solo quello li rende meritevoli di essere guardati, ma è impossibile replicare al formula del successo del primo. 

TRADUZIONE a CURA di: DAVIDE SCHIANO DI COSCIA
ARTICOLO ORIGINALE:wickedhorror.com

lunedì 24 giugno 2013

Mortacci Nostri: Reanimator




La Trama
L'università di medicina di Miskatonic ha un nuovo studente, il sinistro Herbert West (un magnifico Jeffrey Combs).
Il giovane sembra essere poco interessato alle lezioni difatti non è lì per apprendere ma per continuare i suoi esperimenti il cui scopo è incredibile: rianimare i morti.
West, coinvolto nella sua sperimentazione l'ingenuo e idealista studente Dan ()Bruce Abbott), si ritroverà in conflitto con l'ambizioso dottor Hill, desideroso di mettere le mani sul miracoloso siero.
Il siero sembrerebbe funzionare ma i cadaveri che si risvegliano si rivelano del tutto incontrollabili.

uno scambio di vedute tra il dottor West e il dottor Hill

Il regista
Reanimator è il film della maturità di Stuart Gordon, un regista che sarà uno dei più rappresentativi esponenti del new horror.
Gordon firma con questo lavoro una delle migliori trasposizioni di Lovecraft mai viste sullo schermo, difatti il film è tratto dal racconto "Herbert Wert, rianimatore di cadaveri".
La carriera di Gordon proseguirà con altri horror, sempre di buona qualità, tra cui ricordiamo From Beyond, anch'esso trasposizione di un racconto di Lovecraft, meno incisivo di Reanimator, Dolls, una fiaba nerissima e meravigliosa. All'orrore, Gordon alterna la fantascienza realizzando film come Robot Jox, film incentrato su battaglie tra robot e fantapolitica, Space Truckers, sua prima produzione importante in cui pigia fino in fondo sul pedale della visionarietà e dell'assurdo.
Da ricordare inoltre è Dagon, la mutazione del male, in cui Gordon conferma il suo amore per Lovecraft e realizza un film terrificante riuscendo a catturare perfettamente le atmosfere proprie dell'opera dello scrittore di Providence. L'ultima fase del lavoro di Gordon è caratterizzata da pellicole che potrebbero essere ascritte al Noir: King of the Ants, quasi inclassificabile, Edmond che gli ha valso il plauso della critica e il sofferto Stuck.

Il cast
Herbert West è senz'altro un icona del cinema horror ma non avrebbe potuto diventarlo se non fosse stato per l'interpretazione di Jeffrey Combs, qui nel ruolo della sua vita.
Combs è incredibile nel caratterizzare il dottor West come un personaggio cinico, freddo, in qualche modo ridicolo, disposto a tutto per portare avanti i suoi esperimenti eppure in qualche modo simpatico al pubblico.
David Gale non è da meno nel ruolo del dottor Carl Hill degno antagonista di West, un altro dottore cinico e ambizioso che non si ferma davanti a nulla, nemmeno davanti alla propria morte.
Dan Cain, l'ingenuo eroe positivo è interpretato da Bruce Abott e il suo ruolo si riduce a spalla e a coscienza di West, ovviamente del tutto inascoltato.

Il dottor West e il suo miracoloso siero
...e Quindi?
Reanimator è un film cult, un perfetto mix di orrore e umorismo che ha portato alla ribalta il grande talento di Stuart Gordon. Pellicola in cui le atmosfere fosche e mortifere del solitario di Providence si mescolano a un ironia tutta anni ottanta e che riesce a compiere miracoli con un budget davvero risicatissimo. Reanimator è un film che non può assolutamente mancare nella videoteca di chiunque si definisca appassionato di cinema Horror.
Il film ha goduto di due seguiti, molto più visionari ed estremi, diretti entrambi da Brian Yuzna, produttore del primo e legato a doppio filo a Gordon.

Grado di splatterosità
elevato: Cadaveri decapitati semoventi e teste vogliose.

IL dottor West osserva i risultati dei suoi esperimenti

Causa del contagio
Il miracoloso siero fluorescente del dottor West.

Livello di stupidità dei sopravvissuti
Herbert West, dapprima sbigottito, sembra nutrire più interesse scientifico che non terrore nei riguardi dei cadaveri rianimati. Gli altri personaggi più che dai morti viventi, farebbero bene a guardarsi da West.

Effetti speciali
Piuttosto buoni: una testa rianimata, un cadavere decapitato deambulante e in generale un trucco molto credibile, per quanto possano esserlo degli zombie. I limiti di budget forse si notano solo nel trucco del Dottor Hill nel finale.

Zombie lenti o centometristi?
Veloci, alcuni vogliosi e decisamente molto incazzati!


Morticino
In accoppiata con un film folle come Reanimator non potevamo scegliere un corto altrettanto fuori di testa.
Il video proviene dal canale di Takena, artista giapponese specializzato in corti realizzati in stop motion, di solito con un tasso di splatterosità molto alto.
Abbiamo scelto Chainsaw Maid, in cui una servizievole cameriera si frapporrà tra un invasione zombie e la famiglia presso cui presta servizio.